Franco Cardini sulle regionali: finché la sinistra continuerà ad agitare lo spauracchio del fascismo, perderà…

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“La destra continua ad andare avanti sugli errori della sinistra la quale ha avuto tre quarti di secolo per costruire un antifascismo serio senza riuscirci”. Franco Cardini giudica così, conversando con l’AdnKronos, la vittoria del centrodestra nelle elezioni regionali che si sono svolte domenica e ieri nel Lazio e in Lombardia. Sottolineando che “la sinistra sta entrando nel panico e ci entrerà sempre di più”. Per lo storico, lo schieramento sconfitto alle urne “continuerà ad agitare il pericolo del fascismo anche se questo è un argomento spuntato che non funziona. Il punto è “che a sinistra hanno continuato ad agitare il pericolo neofascista, governando progressivamente sempre peggio. Con il risultato che è arrivato un esecutivo di centrodestra con a capo la leader di un partito che ha almeno le radici storiche nel neofascismo”.

In Italia assistiamo a un disamoramento verso la politica

Cardini riflette sul fatto che “il successo della destra si inserisce nel contesto di un mondo che si va sempre più depoliticizzando”. Ovvero che “si sta allontanando dalla politica. Un mondo nel quale gli elettori non scelgono sulla base dell’intelligenza, della cultura, della storia e nemmeno alla luce del peso delle proprie idee politiche ma sulla base della pancia”. In Italia, infatti, rileva Cardini, “c’è un progressivo disamoramento nei confronti della politica”. Attestato dal dato “che la gente oramai non va più a votare. Abbiamo superato i livelli americani, va a votare poco più di un quarto degli avanti diritto. E questo apparentemente non preoccupa nemmeno granché i politici”.

Il centrodestra appare più solido della sinistra oggi

Il risultato di questa disaffezione è che “le maggioranze che escono da queste elezioni rispecchiano solo quel quarto della società civile che pensa che sia ancora utile andare a votare. E cioè sostenere questa vecchia impalcatura politica”. La Meloni, osserva Cardini, “è riuscita a diventare la punta di diamante dello schieramento atlantista in Italia in un momento in cui il cosiddetto Occidente si trova coinvolto nella guerra totalmente demenziale tra la Russia e l’Ucraina. Ossia, la guerra dell’Occidente per contenere il più possibile la Russia riducendola a una piccola potenza che potrebbe entrare nel gioco del grande mondo guidato dalle società di mercato contrapposto alla Cina. La gente è spaventata e disorientata e si attacca a qualcosa che sembra più solido che in questo momento appare essere il centrodestra”, conclude Cardini.

(Foto: Secolo d’Italia)