Frascati: il convegno su Charlie Kirk al Pitty Village accende i giovani dei Castelli Romani


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Al Pitty Village di Frascati si è discusso di Charlie Kirk, ma la vera ricaduta pratica è stata un’altra: come rimettere i giovani al centro del confronto pubblico, con strumenti reali e non solo slogan. È stato questo il tema dell’incontro culturale e politico che si è tenuto martedì 25 novembre 2025 al Pitty Village di Frascati e si è concluso con grande partecipazione. La cornice è quella di un appuntamento culturale, con taglio di analisi e dibattito, pensato per intercettare anche studenti e mondo associativo.

Schiuma, ruolo e messaggio chiave da Frascati

“Tra gli interventi più attesi quello di Fabio Sabbatani Schiuma, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia”, candidato consigliere alle prossime elezioni capitoline 2027, “che ha portato – così riporta una nota stampa – un contributo incentrato sul ruolo delle nuove generazioni nei processi politici e culturali contemporanei”. L’attacco del suo intervento è stato diretto: «Viviamo un tempo in cui i giovani vengono ascoltati solo quando fanno comodo. Kirk ci ricorda che invece possono essere una forza motrice, se trovano spazio e coraggio». Tradotto: basta usarli come pubblico, servono responsabilità e voce vera.

Sabbatani Schiuma, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia

Il “caso” Charlie Kirk — Perché parlarne qui

Durante il convegno, spiegano gli organizzatori, “si è affrontato il modello comunicativo e organizzativo proposto da Kirk e dal movimento Turning Point USA, analizzandone l’impatto sul dibattito pubblico americano e le possibili declinazioni nel contesto europeo e italiano”. Il punto, quindi, non sarebbe la semplice importazione di un’icona, ma l’osservazione di un metodo: mobilitazione, linguaggio, presenza nei luoghi di formazione, capacità di tenere insieme identità e organizzazione.

Pubblica utilità — Cosa significa “partecipare” davvero (in pratica)

Il comunicato insiste su due parole: formazione e attivismo culturale. Schiuma lo formula così: «Una comunità politica solida nasce quando i ragazzi smettono di essere spettatori e diventano protagonisti. È lì che si costruisce identità, responsabilità e visione». Perché non resti una frase ad effetto, la partecipazione reale passa da cose misurabili: frequentare assemblee pubbliche, seguire consulte e iniziative locali, preparare domande su dati e decisioni, entrare in associazioni culturali, e imparare a distinguere fatti da propaganda. È meno rapido dei social, ma produce risultati.

Oltre i social — Il richiamo al confronto “umano”

Un altro passaggio sottolineato nel comunicato chiama in causa lo stile del dibattito contemporaneo: “La risposta non può che essere nel confronto e nel dibattito al di fuori dei social, nel recupero da parte della politica della dimensione umana”. È un invito a spostare l’energia dalla timeline alla sala: ascoltare, replicare, accettare obiezioni, e costruire comunità anche quando si è in disaccordo.

Sabbatani Schiuma, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia

Platea e seguito — Una serie di incontri in arrivo

La nota racconta una presenza ampia: “amministratori locali, militanti, studenti e rappresentanti del mondo culturale del territorio”. E soprattutto indica continuità: “il convegno si inserisce in un ciclo di appuntamenti dedicati ai temi della cultura politica e dell’attivismo giovanile, che proseguirà nelle prossime settimane”. Per chi vuole trarne utilità concreta, il consiglio è semplice: seguire i canali locali e verificare date e sedi dei prossimi eventi, trasformando l’interesse in partecipazione.