Fratelli d’Italia: abolire il Green Pass subito perché rovina le attività produttive

“Il Green Pass va abolito al più presto su tutto il territorio nazionale perché limita fortemente la ripresa dell’attività produttive. In particolare per il nostro turismo, il mantenimento delle misure restrittive si sta rivelando devastante. Roma città d’Arte, capitale della Cristianità, Roma trionfo del Barocco, costellata di siti archeologici, palazzi e fontane monumentali, ha nel turismo il suo principale generatore d’economia”. Lo dice Lavinia Mennuni Consigliere di Fratelli d’Italia di Roma Capitale. “Se non verrà al più presto revocata la Carta Verde, i flussi turistici verranno sempre più intercettati da quelle città di altre nazioni che ci fanno concorrenza in quanto meta di visitatori di tutto il mondo. E che tra l’altro da tempo hanno cancellato ogni misura restrittiva, vedi Spagna, Inghilterra, Grecia, Portogallo.
A Roma una crisi senza precedenti del turismo
Gli interventi a sostegno del settore, quali provvidenze, moratoria mutui, sospensione temporanea della tassa di soggiorno, gratuità delle Osp per il 2022 e tutte le proposte che Fdi ha presentato sono importanti. Ma serve anche altro per riparare i danni provocati dalla crisi Covid che a Roma sono stati molto pesanti, come attestano i numeri delle presenze in città. Ossia – 81,29% di presenze nel 2020, – 82,6% nel 2021. Ora che la pandemia sta regredendo, la popolazione per la maggior parte vaccinata ed il virus sembra indebolirsi, è il momento di cancellare il Green Pass per salvare il tessuto imprenditoriale del turismo capitolino. E con esso tanti posti di lavoro anche nell’indotto”.

Basta con i controlli Green Pass. I poliziotti tornino a fare il loro mestiere
E basta anche ai controlli del Green Pass. ”In questo periodo c’è anche bisogno di dare la giusta dignità ai lavoratori del comparto sicurezza e difesa. I quali vengono distratti dai loro compiti istituzionali per i controlli del Green Pass. Questo mette a rischio la sicurezza dei cittadini e anche la sicurezza degli stessi operatori. Chiediamo ai ministri competenti di dare atto che la situazione attuale è insostenibile. Disponendo un ritorno alla normalità che permetta alle forze dell’ordine di ritornare a fare il proprio lavoro. In modo da far ritrovare la serenità e le motivazioni a coloro che hanno scelto questo lavoro per servire il proprio Paese”. Lo sottolineano il segretario provinciale di Caserta Les, Antonio Porto, il segretario nazionale del sindacato finanzieri democratici, Pasquale Valente, e il segretario nazionale Unarma, Antonio Nicolosi.
Rispettare i tutori dell’ordine e i manifestanti
”Negli ultimi giorni – aggiungono i sindacati – stiamo assistendo a quello che potrebbe sembrare un allontanamento tra le persone e le forze di Polizia. Questo capita perché in alcune manifestazioni la rigidità nella gestione dell’ordine pubblico può apparire come una repressione di regime. Noi siamo sicuri che così non è. Per questo chiediamo a chiunque manifesti il rispetto che si dovrebbe avere nei confronti di chi serve il Paese. Allo stesso tempo gli operatori di Polizia devono sempre ricordare che sono manifestazioni di gente che esprime un suo pensiero non essendo dei terroristi. In particolare manifestazioni fatte da ragazzi, devono restare nell’alveo della legalità e, allo stesso tempo, chi opera sul campo deve ricordarsi che ha di fronte giovani che potrebbero essere figli o nipoti e non certo pericolosi delinquenti”.