Il partito dell’avvocato del popolo Giuseppe Conte è così ora la seconda forza nel Paese. I grillini continuano a erodere qualche decimale ai dem passando dal 17,4% al 17,7 (+0,3%). Perde terreno invece la Lega (dal 9 all’8,5%), probabilmente “cannibalizzta” al FdI mentre sale sensibilmente Forza Italia che passa dal 6,1 al 6,9% (+0,8%). Guadagna anche Noi Moderati, altra forza di centrodestra, che raggiunge l’1,1% dallo 0,9%. In calo invece il Terzo Polo, Azione e Italia Viva, che registra un 7,5% (-0,3%), così come Verdi con Sinistra Italiana: 3,7% (-0,3), grazie probabilmente al caso Soumahoro. Sale al 3% delle intenzioni di voto il partito +Europa, mentre Italexit è stabile al 2% e Unione Popolare all’1,6%.
Centrodestra al 47,8 per cento, centrosinistra al 20,7…
La crescita costante del partito della Meloni si consolida rispetto al dato elettorale di settembre quando ottenne il 26 per cento. Un dato che la dice lunga sul clima di fiducia e di attesa di un cambio di passo culturale che l’esecutivo intende imprimere alla sua azione di governo iniziata da appena tre mesi. Tanto che una delle sue riforme-simbolo, il presidenzialismo, trova il conforto anche in questo caso nella maggior parte degli italiani. Sette italaini su dieci sono favorevoli, secondo una ricerca pubblicata pochi giorni da Repubblica. La coalizione del centrodestra oggi può vantare il 47,8% delle intenzioni di voto, crescendo dell’1,2%. Il centrosinistra invece crolla al 20,7%, mettendo a segno una variazione negativa di 0,8%.