Fratelli d’Italia: “Green pass obbligatorio? Sono metodi da comunismo cinese”

Montano le polemiche sul green pass obbligatorio. “Un governo impone l’obbligo di un documento all’entrata dei locali e per accedere in senso generale alla vita sociale, altrimenti si è costretti a casa. Sembra di leggere un romanzo di Huxley, Orwell o vedere qualche distopia cinematografica, invece è l’Italia di Roberto Speranza che vuole imporre, come Macron, l’obbligo di green pass. Inaccettabile, sono metodi liberticidi, simili al meccanismo del credito sociale del comunismo cinese.
Mollicone: controlli sociali inaccettabili
Presenteremo un question time. Singolare che la Lega e Forza Italia accettino questi metodi orwelliani di controllo sociale”. Così il responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. Inaccttabile anche per i consumatori. Istituire l’obbligo di Green Pass “modello Macron” anche in Italia? “Inaccettabile e improponibile. Sarebbe gravissimo, un obbligo non proporzionato e lesivo dei diritti costituzionali che garantiscono le principali libertà personali. Difenderemo chiunque sarà discriminato nei suoi diritti inviolabili di libertà”.

I consumatori: già il Tar ha bocciato l’obbligatorietà dei vaccini
Ad affermarlo, in un’intervista all’Adnkronos, è il presidente del Codacons Carlo Rienzi che, all’indomani dell’annuncio bomba del premier francese Emmanuel Macron di introdurre in Francia il green pass obbligatorio e l’obbligo vaccinale per i sanitari, chiarisce immediatamente che l’eventualità di un provvedimento simile in Italia non verrebbe accolto favorevolmente dall’associazione. “L’ipotesi di istituirlo qui da noi non è realizzabile – spiega Rienzi -. D’altra parte abbiamo già avuto sentenze anche del Tar che hanno bocciato l’obbligatorietà dei vaccini”.
Contrarissimo il Codacons
Il riferimento del presidente del Codacons è, tra le altre, “alle sentenze 10047 e 10048 del 29 settembre 2020. C on cui il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza della Regione Lazio che stabiliva l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale e pneumococcica per gli over65 e per tutto il personale sanitario. Pena la temporanea inidoneità al lavoro per il personale sanitario e per le persone ultra 65 anni l’impossibilità di accedere a centri anziani o altri luoghi di aggregazione”, ricorda Rienzi.
Il green pass obbligatorio finirebbe subito davanti ai giudici
Un obbligo di green pass, o vaccinale, nel nostro Paese “finirebbe subito davanti ai giudici e sarebbe annullato, quindi creerebbe più caos che altro”, incalza Rienzi. Che propone ai politici una strategia “più efficace e di buon senso”. “Bisogna lavorare di convinzione – dice il presidente del Codacons -. E semmai dare delle cose in più a chi ha il green pass, ma certamente non togliere qualcosa a chi non ce l’ha”.
Meglio cercare di convincere che obbligare
“Ad esempio, si può stabilire di regalare una notte in più in un soggiorno vacanza, far trovare dei bonus all’ospite, una bottiglia di vino all’arrivo, qualcosa che gratifichi il possessore del certificato sanitario – sottolinea Rienzi -. Ma non puoi togliere a chi non ce l’ha il diritto di andare in vacanza, di muoversi, di entrare nei posti se ha comunque rispetto delle regole”. E ribadisce: “Noi siamo qui, disponibili e pronti a difendere immediatamente in ogni sede legale chiunque sarà discriminato”.