Fratelli d’Italia guadagna 6 milioni di voti in 4 anni: il 33% viene dalla Lega, il 30 dai grillini

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“Alle Politiche del 25 settembre Fratelli d’Italia – con 7 milioni e 300 mila voti – ha guadagnato quasi 6 milioni di elettori in poco più di 4 anni”. Lo scrive l’Istituto Demopolis nella sua analisi dei flussi elettorali. “L’Istituto ha studiato la provenienza del consenso al partito di Giorgia Meloni, rispetto al voto espresso dagli italiani nel marzo del 2018. Degli oltre 7 milioni di elettori odierni, 18 su 100 avevano già votato Fratelli d’Italia alle ultime Politiche. I dati più significativi sono costituiti dai voti in ingresso, e non solo dall’area di Centro Destra: 30 elettori su 100 odierni di Fratelli d’Italia avevano scelto nel 2018 il Movimento 5 Stelle, 12 Forza Italia. Il flusso più significativo proviene però dal partito di Salvini: 33 elettori attuali su 100 della Meloni avevano optato per la Lega nel 2018”.

Giorgia Meloni la leader più convincente in campagna elettorale

“Per un terzo degli italiani – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – Giorgia Meloni è stata la leader più convincente negli ultimi 30 giorni di campagna elettorale. Il 18% indica Giuseppe Conte, la cui strategia comunicativa ha determinato una rimonta elettorale, concentrata in particolar modo nelle regioni del Sud. Il 9% sceglie Carlo Calenda. Indicazioni inferiori per Berlusconi e Letta. 4 italiani su 10 non hanno invece ritenuto credibile alcun leader politico”. “Sulle scelte di voto di oltre l’80% degli italiani hanno inciso il partito o il leader. Appena una minoranza del 16%, ha espresso una preferenza tenendo conto dei candidati presenti nel proprio collegio che, del resto, risultavano sconosciuti ai più anche nello stesso giorno delle elezioni”.

La sfiducia nei partiti ha determinato l’alta astensione

“Non vanno dimenticati – aggiunge il direttore di Demopolis – gli oltre 16 milioni di italiani che hanno scelto di astenersi domenica scorsa. L’affluenza del 64% è stata, per le Elezioni Politiche, la più bassa mai rilevata dal dopoguerra”. Demopolis ha analizzato le ragioni del “non voto”. delusione e sfiducia verso i partiti, al primo posto. Per il 53% la politica non è più in grado da tempo di incidere sulla vita reale delle famiglie. Per il 44% queste elezioni erano scontate nel risultato, in considerazione del sistema elettorale e del netto vantaggio del Centro Destra, trainato da Giorgia Meloni”, conclude l’Istituto Demopolis.