Fratelli d’Italia: il settore è in ginocchio, perché non c’è il ministero dello Sport?

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“La cancellazione del Ministero dello Sport è solo l’ultima mortificazione inflitta a un settore in ginocchio per la pandemia e che il governo Conte ha completamente dimenticato. Parliamo di un mondo che arriva a generare complessivamente il 4% del Pil e che ha una insostituibile funzione sociale: continuare ad ignorarlo e a considerarlo di serie B è un affronto inaccettabile. In Parlamento Fdi continuerà a dare voce al mondo dello sport, che merita rispetto, deve essere aiutato e messo nelle condizioni di ripartire”. Lo ha dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Barbaro (Fratelli d’Italia): moritficazione del mondo dello sport

Per il senatore Claudio Barbaro, di Fratelli d’Italia e presidente nazionale delle Associazioni sportive e sociali italiane, “siamo di fronte a un’ennesima mortificazione per il mondo dello sport. Un settore devastato dalla pandemia con un miliardo al mese in fumo, secondo la stima del Global Wellness Institute. Un milione di posti di lavoro in pericolo, tanti cittadini che rischiano di non tornare a fare attività fisica nelle 100mila strutture sportive del nostro Paese, migliaia di associazioni sportive vicine alla chiusura. Questo il quadro emergenziale che stiamo vivendo. E il nuovo esecutivo come risponde? Cancellando il Ministero dello Sport”.

“Il governo è solo un minestrone”

“Con un passo indietro repentino senza precedenti un comparto in piena crisi rischia di essere lasciato a sé stesso. In barba alla funzione sociale dello sport che, peraltro, genera il 4% del Pil. È lasciato nello sconforto più totale un mondo già duramente colpito e messo in ginocchio dalla pandemia. L’ennesima conferma che per questa nazione lo sport è di sola facciata. Inutile sottolineare, altresì, che questo Governo è un minestrone politico con le persone sbagliate al posto sbagliato”.

Figliomeni (FdI): “Rimarcata la noncuranza per il settore”

Duro anche Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.“Nel nuovo esecutivo varato da Mario Draghi, composto da 23 membri affamati di poltrone, spicca l’assenza di uno specifico ministero dedicato allo Sport, quasi a voler rimarcare la noncuranza per questo settore. Una mancanza che sta facendo indignare e preoccupare gran parte di quel mondo, soprattutto quello di base già fortemente provato dall’emergenza sanitaria. Con la chiusura di piscine e palestre e tantissime limitazioni per altre discipline, ma anche per tutti coloro che comunque praticano uno sport.

Eppure lo sport è sinonimo di salute

E ciò è tanto grave, specie in quest’anno che, per il protrarsi delle limitazioni alla mobilità e alla socialità a causa dell’emergenza sanitaria per il covid, l’importanza del moto e dell’attività dinamica è apparsa a tutti in modo ancora più chiaro come fosse una assoluta necessità, visto che lo sport è anche sinonimo di salute”. ”La delega allo sport potrebbe essere affidata al nuovo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, oppure a Fabiana Dadone, in qualità di Ministro per le politiche giovanili, ma il dato di fatto, però, è come un ministero attivo e indipendente fin dal 1914, sia stato depennato lasciando senza fondi soprattutto le associazioni sportive dilettantistiche”.