Frigoriferi, oli esausti e materassi: così smaltivano illegalmente i rifiuti a Roma Est

Tre persone denunciate, quattro autocarri sequestrati e oltre venti metri cubi di rifiuti pericolosi bloccati prima che finissero nei campi e nelle strade della periferia. È il bilancio dell’operazione condotta dalla Polizia Locale di Roma Capitale, Nucleo Ambiente e Decoro (NAD), nel quadrante Est della città. Sotto accusa ci sono tre cittadini romeni — due uomini di 44 e 51 anni, e una donna di 55 — titolari di ditte individuali che si proponevano come “svuota cantine”, ma che in realtà gestivano un traffico illecito di smaltimento rifiuti.
Avevano costruito un sistema semplice quanto devastante: si offrivano per liberare appartamenti e cantine, ritiravano materiali ingombranti e spesso pericolosi, e poi li abbandonavano in strada oppure li rivendevano. Senza autorizzazioni, senza tracciabilità, senza alcun rispetto per le regole. Un’attività che oltre a inquinare il territorio, produceva un danno ambientale gravissimo.

Frigoriferi, oli esausti, materassi tra i rifiuti nei furgoni sequestrati
I furgoni usati per il trasporto illegale di rifiuti erano intestati alle stesse ditte individuali. Tre mezzi sono stati sequestrati su disposizione del Gip del Tribunale di Roma, mentre un quarto veicolo è stato bloccato direttamente dagli agenti durante i controlli. All’interno, gli agenti hanno trovato di tutto: frigoriferi dismessi, olio motore, condizionatori, materassi, componenti elettriche, carrozzerie e sostanze oleose altamente inquinanti.
In totale, sono stati sequestrati 20 metri cubi di rifiuti. Materiali abbandonati in varie zone di Roma Est, in aperta violazione della normativa ambientale. Una parte di questi rifiuti veniva anche ceduta sul mercato nero, alimentando un circuito parallelo fuori controllo.