Fuga dal Covid, il loro vaccino è disertare la commissione

covid 28 novembre

Ci mancava la fuga dalla commissione Covid. L’ennesima vergogna targata sinistra si materializza nel pomeriggio di ieri.

Quelli che scrivevano le regole con i dpcm. Che imponevano il coprifuoco. Oppure che scatenavano i droni sulle spiagge contro i bagnanti. E ancora che cercavano i parenti alle cene di Natale.

Ecco, tutti costoro non vogliono che si indaghi su come è stata gestita l’emergenza Covid. Hanno una paura fottuta.

A dare il via alle danze è stato Dario Franceschini, gran maestro della diserzione. Costui ha ordinato di sabotare la commissione d’inchiesta varata dal Parlamento. Le commissioni d’inchiesta sono previste dalla Carta costituzionale che stavolta non gli va bene, ai resistenti in servizio permanente effettivo.

Temono che il governo Conte 2, quello che ribaltò la sovranità popolare, possa finire nel mirino. Che emergano responsabilità politiche su quella tragedia legate ad una gestione disastrosa.

Giuseppe Conte e Roberto Speranza sono i più  bersagliati da quanti soffrirono il Covid e che quella commissione hanno chiesto al Parlamento che non ne voleva sapere.

Con la maggioranza di centrodestra si è deciso di fare luce nella sede politica e istituzionale indicata proprio dalla Costituzione. Ma hanno il terrore, il loro vaccino si chiama fuga.

Eppure a sinistra dicono da allora di essere stati bravissimi. Speranza ebbe addirittura il tempo di scriverci sopra un libro che poi si premurò di far sparire dalla circolazione, salvo presentarlo ora, con tanto ritardo, e senza farsi vedere troppo in giro a vantarsi di una gestione del Covid criticata da tantissimi.

Invece, se sarà una cosa seria, farà bene il Parlamento a indagare. Anche perché una curiosità ce l’ho anche io: perché trascurarono il piano pandemico che varammo – noi e non la sinistra – nel 2006?

E poi, tante domande ancora che aspettano risposte. Evidentemente le temono e non sanno come regolarsi se non scappando.