Funerali Papa Francesco: chi è il cardinale Giovanni Battista Re che ha celebrato le esequie

Giovanni Battista Re

È il cardinale Giovanni Battista Re a celebrare i funerali di Papa Francesco. Come vuole il protocollo vaticano, il decano del Collegio cardinalizio ha presieduto l’ultima solenne celebrazione per il Pontefice scomparso.

Giovanni Battista Re, classe 1934, originario di Borno (Brescia), è una delle figure più influenti nella storia recente della Chiesa. Ordinato sacerdote nel 1957, ha proseguito gli studi alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, specializzandosi in diritto canonico prima di entrare nel corpo diplomatico della Santa Sede.

Il suo percorso all’interno della Curia è stato rapido e deciso. Nel 1987 è diventato sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Due anni dopo, è stato consacrato arcivescovo. Nel 2000 ha assunto la guida della Congregazione per i Vescovi, ruolo chiave nella selezione dei pastori di diocesi in tutto il mondo.

Leggi anche: Funerali di Papa Francesco: la cerimonia in diretta in Piazza San Pietro

Giovanni Battista Re racconta 60 anni di storia della Chiesa

Creato cardinale nel 2001 da Giovanni Paolo II, Giovanni Battista Re ha partecipato a due conclavi decisivi: quello che ha eletto Benedetto XVI e quello che ha portato al soglio pontificio Jorge Mario Bergoglio, ovvero Papa Francesco.

Dal 2020 è decano del Collegio cardinalizio, succedendo al cardinale Angelo Sodano. Il decano, oltre a rappresentare il Collegio, ha il compito di celebrare i funerali papali e di avviare le procedure del conclave in caso di morte del Pontefice.

Così, dopo la scomparsa di Papa Francesco, il compito di presiedere la messa solenne è spettato proprio a lui. Nonostante l’età avanzata, Giovanni Battista Re ha mostrato grande lucidità, compostezza e una profonda partecipazione emotiva, guidando i fedeli e la Chiesa universale nell’ultimo commosso saluto a Francesco.

Con la sua presenza discreta ma autorevole, il cardinale ha dato voce al dolore della Chiesa, rappresentando con dignità e solennità l’intero Collegio cardinalizio e l’intera comunità dei fedeli.