Furbetti col reddito di cittadinanza: denunciati tre immigrati e un italiano

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I Carabinieri della Stazione di Montalto di Castro, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Viterbo, hanno svolto delle verifiche per accertare la regolarità dei requisiti di chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Al termine delle attività di verifica i Carabinieri della Stazione hanno denunciato quattro cittadini tutti residenti a Montalto di Castro, uno italiano e tre di origini straniere perché tutti hanno dichiarato il falso nella documentazione utilizzata per richiedere il rdc.

Chi sono i furbetti del reddito di cittadinanza

Una donna di origini rumene non ha dichiarato che conviveva con un familiare che è già percettore di stipendio da lavoro dipendente ed ha quindi in modo improprio avuto 280 euro di reddito di cittadinanza; due uomini di origini africane hanno omesso di dichiarare nella documentazione  prevista che già percepivano uno stipendio da lavoro dipendente con regolare contratto a tempo determinato, e per questo hanno ricevuto in modo illecito uno 4.292 euro e l’altro 1.587; una donna italiana ha invece percepito in modo illecito ben 11,123  euro di reddito di cittadinanza, e per ottenerli, nella presentazione della certificazione per ricevere i benefici, ha prodotto false attestazioni circa la composizione del suo nucleo familiare.

La cifra complessiva percepita ammonta a quasi 18.000 euro. I Carabinieri hanno immediatamente avviato la procedura per sospendere l’ erogazione dei benefici.

Quando Di Maio diceva: “Il rdc non andrà agli immigrati”

Era il 3 gennaio 2019 quando Luigi Di Maio diceva alla stampa. Reddito di cittadinanza anche per gli immigrati? “Smentisco. La legge, come abbiamo sempre detto, riguarda coloro che sono cittadini italiani”. L’allora vicepremier e ministro del Lavoro Di Maio, in visita ad Alleghe, aveva contraddetto quello che emergeva dalle bozze in circolazione, in base alle quali avrebbero ricevuto il sussidio anche gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni o titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo. Due anni dopo, il fatto di Montalto di Castro, è l’ennesima sconfessione di Di Maio e del M5s.