Furti d’auto a Roma, sgominata banda dei “fornitori”: due uomini arrestati, facevano da ‘ponte’ con il capannone di smontaggio

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Erano diventati l’anello di congiunzione tra i furti per strada e i pezzi di ricambio pronti alla vendita: rubavano le auto a Roma e le portavano a Borgo Montello, dove i veicoli venivano smontati pezzo per pezzo in un capannone trasformato in un’officina clandestina. Adesso per due uomini accusati di essere specialisti nei furti di auto, si sono aperte le porte del carcere.

La centrale del riciclaggio

La svolta arriva da lontano. Tutto comincia nel 2023, quando la Polizia Stradale di Albano Laziale fece irruzione in un capannone nella zona di Borgo Montello, in provincia di Latina, sorprendendo una vera e propria centrale del riciclaggio di veicoli rubati. In quell’occasione, vennero arrestate cinque persone e sequestrate decine di parti meccaniche e carrozzerie già pronte per finire sul mercato nero.

Da lì è partito un lungo lavoro d’indagine, coordinato dalla Procura di Roma e affidato agli uomini della Stradale, che ha portato alla ricostruzione della filiera: non solo chi smontava e rivendeva, ma soprattutto chi rubava e consegnava i veicoli destinati allo smembramento.

Gli arresti e il sequestro delle centraline

I due arrestati – individuati come i principali “fornitori” del gruppo – sono stati bloccati il 13 giugno nella capitale. A incastrarli, una lunga serie di riscontri su tempi e modalità dei furti, tutti messi a segno a Roma, e riconsegnati “su ordinazione” a chi poi li smontava.

Durante le perquisizioni domiciliari effettuate in contemporanea con gli arresti, gli agenti hanno sequestrato una decina di centraline elettroniche, dispositivi fondamentali per avviare le auto anche senza chiave originale. Alcune di queste risultavano già collegate a veicoli rubati, rafforzando ulteriormente il quadro accusatorio.

I due indagati sono stati accompagnati presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Intanto, gli investigatori della Stradale continuano a scavare per risalire ad altri eventuali complici della catena criminale: la rete del traffico di auto rubate, infatti, potrebbe avere ramificazioni ancora più ampie.