Gaia Tortora sulla campagna acquisti di Letta: “Perdere la dignità è peggio che perdere le elezioni”

Letta

“Insomma il programma è ‘più siamo più fermiamo la destra’. L’ho già sentita. E non mi pare sia andata bene. Perdere non malissimo ok. Ma perdere l’identità è peggio”. Lo scrive su Twitter la giornalista e conduttrice tv Gaia Tortora, commentando la campagna acquisti di Letta nel centrosinistra e aggiungendo un hashtag ironico “#famolostrano”.

Il carrozzone composto da Letta, Di Maio, Sinistra e Verdi, Calenda, Gelmini e Carfagna è servito. E il Cavaliere incalza. “Vedo i prodromi di una campagna bruttissima, fatta per l’ennesima volta di demonizzazione. A sinistra non riescono a dire altro, perché su ogni altro tema sono lacerati. Da parte nostra invece parleremo di contenuti, del nostro progetto per far ripartire l’Italia”. Lo scrive su Twitter Silvio Berlsuconi.

Durissima Binetti con l’ex Dc Letta: “Unisce gli alleati sull’odio”

C’era una volta, tanti tanti anni fa, un premier dell’area di Centro Destra che sosteneva che i comunisti mangiassero i bambini. A distanza di 25 anni la sinistra risponde lanciando un altro allarme, vistosamente falso: a destra son tutti fascisti e vogliono cancellare la Costituzione. La campagna acquisti di Letta si regge su questo improbabile collante: la paura che la destra possa vincere e le nefaste conseguenze che ne deriverebbero. Per questo ha bisogno di sottolineare che l’avversario di quest’anno si chiama Destra-destra, cancellando tutta la componente centrista della coalizione, che vanta radici storiche ben più solide”. Così Paola Binetti, senatrice dell’Udc.

“Almeno per ora Letta non propone un progetto di governo condiviso con gli alleati, anzi non si stanca di sottolineare che si tratta di un cartello elettorale e non di un patto di governo, ma cavalca una campagna di odio e di disprezzo verso gli avversari da rasentare possibili denunce per falsità e per istigazione alla violenza – prosegue la senatrice centrista – Ma nel centrodestra non c’è solo la competizione ai massimi sistemi, sia che si tratti del premier che dei possibili ministri, c’è qualcosa di più e di meglio: c’è il lavoro paziente dei centristi, quelli veri e non quelli di facciata, che lavorano a un programma fatto di iniziative concrete nel campo della sanità e della scuola, delle PMI e dello sviluppo eco-tecnologico”.

“Un programma che prende forma nella esperienza e nella competenza e che punta a ricostruire le antiche alleanze con tutti i corpi intermedi, a cominciare dalla famiglia, per coinvolgere anche il vasto mondo delle associazioni di categoria, compresi i professionisti e quelle famose partite IVA snobbate alla grande dalle recenti misure di aiuti a pioggia. E’ dal programma che occorre ripartire, lasciando ben chiari quei temi etici così vistosamente maltrattati da un governo a trazione Pd-M5S”, conclude Binetti.