Gandolfini: “Solidarietà alla preside del Giulio Cesare per l’alt a corsi su aborto e temi Lgbt”

Giulio Cesare

“Ci troviamo di fronte all’ennesima manipolazione dei fatti realmente accaduti – esordisce Massimo Gandolfini, Presidente dell’Associazione Family Day. “Al Liceo Giulio Cesare di Roma – a fronte di un progetto educativo che affronta temi eticamente sensibili come l’aborto e le teorie dell’identità di genere – la preside ha legittimamente invitato a riformulare il progetto. E ciò, in quanto privo del requisito fondamentale del coinvolgimento/consenso dei genitori quando si affrontano progetti d’insegnamento extracurriculari”.

“Tanto le Linee Guida del MIUR – prosegue la nota – in ordine all’articolo 1, comma 16, della Legge 107, firmato dal ministro Valeria Fedeli. Quanto la Circolare Ministeriale 19534/18 prevedono lo strumento del “consenso informato preventivo” da parte dei genitori ogniqualvolta si propongano attività non previste nel programma. E che sono al di fuori del piano obbligatorio. Il ruolo fondamentale della responsabilità genitoriale, sancito dall’articolo 30 della Costituzione, non può essere scavalcato da una decisione, presa – si dice – a maggioranza, da parte del Collegio Docenti”.

“Contro la preside del Giulio Cesare vergognoso attacco mediatico”

“La Dirigente ha una sola responsabilità – aggiunge Gandolfini – quella di aver fatto il suo dovere. Ha applicato leggi e norme stabilite, non soggette a libera interpretazione. In questo senso troviamo immotivato, volgare e vergognoso l’attacco mediatico cui la Preside è stata fatta oggetto”.

“L’Associazione Family Day – conclude – in rappresentanza di milioni di famiglie italiane, in condivisione con numerose altre associazioni di genitori, nell’esprimere totale solidarietà e condivisione con la Preside, auspica che all’interpellanza parlamentare promossa dall’ Onorevole Fratoianni in ottica di censura della condotta della Dirigente scolastica, si contrapponga una reazione da parte delle forze politiche che sostengono il principio di libertà educativa, saldamente ancorato al dettato costituzionale”.

Solidali anche i vertici di Scienza & Vita

“Ci associamo ai tanti i genitori che in queste ore stanno esprimendo apprezzamento per la decisione della Preside del Liceo Giulio Cesare di Roma. La preside, nell’ambito delle sue prerogative di responsabilità, non ha approvato alcuni appuntamenti formativi della Settimana dello studente, concernenti l’interruzione volontaria di gravidanza e la cosidetta identità di genere”. Lo dichiarano in una nota congiunta Alberto Gambino, giurista e presidente dell’associazione Scienza & Vita e l’avvocato Alessandro Benedetti, presidente del Comitato civico per Roma.

“È grazie a questa posizione che finalmente tantissimi genitori possono avere voce, in piena conformità a quanto stabilito dalle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione. Linee introdotte da Valeria Fedeli, in cui si stabilisce a chiare lettere che le attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio abbiano il consenso dei genitori. E’ dunque, quantomeno malposta – proseguono Gambino e Benedetti – la lettera che altri docenti della scuola avrebbero scritto alla preside stessa per stigmatizzarne l’operato, in quanto non appartiene al corpo docente il potere di decidere”.