Gasparri: ora basta con le accuse agli eroi anti-mafia. Che vengano risarciti per quello che hanno subito

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Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri interviene in difesa di chi ha sempre lottato contro la mafia dagli attacchi stanno subendo. “Sono anni che sostengo che le accuse nei confronti del generale Mori, del generale Subranni, del generale Ganzer, del capitano De Donno e di altri esponenti del Ros abbiano rappresentato una pagina dolorosa e assurda della Repubblica italiana. I protagonisti della lotta alla mafia sono stati costretti a subire una serie infinita di processi, dai quali sono usciti assolti a testa alta. Quelli che li hanno accusati e hanno perso nelle sedi giudiziarie vanno ancora in giro a dire cosa si debba fare o non fare. Ho difeso queste persone perché sono convinto che, dai tempi dell’arresto di Riina, prima ancora e poi dopo, abbiano dato un contributo fondamentale alla causa della legalità.

Grazie ai valorosi che conducono la guerra alla mafia

I loro successori del Ros dei carabinieri sono stati protagonisti, in questi giorni, dell’arresto di Matteo Messina Denaro”. Così Maurizio Gasparri (Forza Italia). “Voglio pubblicamente ringraziare il ministro della giustizia Nordio per le parole che ha avuto in Parlamento a difesa di Mori e degli altri valorosi carabinieri che sono stati protagonisti della lotta alla mafia. Nordio, da Ministro della Giustizia e da ex magistrato, ha detto parole di verità. Chi risarcirà queste persone? Perché sono stati messi sotto processo degli eroi della lotta alla mafia? Oggi si fanno applausi alle forze dell’ordine, si ringraziano i carabinieri e la polizia.

Grazie a Nordio per essersi unito a questa battaglia

Ma chi – incanza Gasparri – chiederà conto dei loro errori a chi ha messo sotto accusa questi protagonisti della storia italiana? Chi chiederà conto e ragione ai magistrati che hanno archiviato l’inchiesta mafia e appalti fatta da Borsellino insieme al Ros dei carabinieri e all’allora colonnello Mori? La vicenda non è chiusa. Vogliamo la verità. Vogliamo che chi ha sbagliato paghi per le sue colpe. Anche se indossa la toga. Grazie – conclude – al ministro Nordio per essersi unito a una battaglia che conduco da anni e che porterò nei prossimi giorni nell’aula di Palazzo Madama”.