Gasparri: Grillo e Vendola garantisti solo perché toccati in prima persona. Dov’erano quando massacravano Berlusconi?

berlusconi tajani e bernini (2)

“Recentemente mi hanno molto colpito due video. Quello di Beppe Grillo contro la magistratura che indaga sul figlio per stupro. E quello di Nichi Vendola che inveisce contro la magistratura che in primo grado lo ha condannato per la vicenda dell’Ilva. Siamo garantisti e quindi fino a sentenze definitive non esprimiamo giudizi. Tuttavia vorrei dire che Vendola nel passato e Grillo per molto tempo hanno taciuto di fronte all’uso politico della giustizia che ha colpito soprattutto alcuni settori politici. Il nostro leader Silvio Berlusconi è il simbolo di una persecuzione giudiziaria condotta con accanimento, e come si è visto, in mezzo a pregiudizi e a vicende tutte da chiarire”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del comitato di presidenza di Forza Italia.

Gasparri: grande ipocrisia di chi usa la magistratura come strumento politico

“Siamo stati considerati faziosi – aggiunge -, insensibili alle ragioni della vera giustizia. Denunciavamo degenerazioni e mali che altri contestano solo quando colpiscono sé stessi o la loro famiglia. C’è insomma una grande ipocrisia tra coloro che hanno aggredito verbalmente e politicamente gli avversari e hanno spesso invocato la magistratura quasi come uno strumento politico di contrasto a chi aveva opinioni diverse dalle proprie. Oggi cambiano idea ma solo perché investiti in prima persona. Riflettano tutti sulla crisi della giustizia, sulla politicizzazione che ha condizionato tante toghe. E non si insorga solo quando le vicende riguardano sé stessi o i propri familiari”.

Le urla di oggi abbinate ai silenzi di ieri

“Vedremo come finiranno le vicende di Grillo e di Vendola. Abbiamo visto da tempo quanto silenzio ci sia stato a sinistra e tra i grillini sulle degenerazioni di una giustizia solo perché colpiva quelli che loro consideravano avversari politici. Le urla di oggi vanno abbinate al silenzio di ieri”, conclude.