Gazprom: nonostante la guerra, invieremo il gas in Europa. Ma i consumatori sono in allarme

gasdotto carburanti

Nonostante le ostilità, elevati volumi di gas naturale dalla Russia continuano a essere inviati in Europa attraverso i gasdotti che attraversano l’Ucraina. Lo conferma all’agenzia Interfax la società statale Gazprom, secondo cui in queste ore dovrebbero essere consegnati in Europa 105,8 milioni di metri cubi di gas. Ma c’è allarme in Italia. Il conflitto tra Russia e Ucraina sta determinando effetti immediati sui listini dei carburanti, non nuovi pesanti rincari su tutta la rete. Lo denuncia il Codacons, commentando gli ultimi dati che vedono il prezzo medio della benzina in modalità servito crescere a 2,010 euro/litro contro 1,996 euro di venerdì.

I consumatori: i carburanti viaggiano verso gli oltre 2 euro al litro

“I listini della benzina viaggiano oramai spediti verso quota 2,1 euro al litro, con alcuni marchi che per il servito praticano oggi un prezzo pari a 2,091 euro/litro – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Per il gasolio i prezzi si avvicinano alla soglia psicologica di 2 euro al litro, con alcune compagnie che già oggi vendono il diesel a 1,955 euro/litro”. “Prezzi che risentono in modo diretto della guerra in Ucraina e che subiranno ulteriori accelerazioni nei prossimi giorni, aggravando la spesa delle famiglie per i rifornimenti e provocando una ondata di rincari nei prezzi al dettaglio dei prodotti trasportati – prosegue Rienzi – Per tale motivo il Governo deve intervenire con urgenza per contenere la crescita dei listini dei carburanti che rischia di avere un effetto devastante non solo sulle tasche dei consumatori, ma sull’intera economia nazionale”.

La sterilizzazione dell’Iva è un provvedimento oramai inevitabile

“Bene per Assoutenti la misura per sterilizzare l’Iva sui carburanti annunciata oggi dal viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto. Si tratta di una nostra proposta che avanziamo da mesi al governo per contenere l’escalation senza sosta dei listini dei carburanti. La sterilizzazione dell’Iva è un provvedimento oramai inevitabile. Anche alla luce della guerra scoppiata in Ucraina che sta determinando rialzi nelle quotazioni del petrolio. E che potrebbe portare in pochi giorni a nuovi record per i prezzi di benzina e gasolio alla pompa”. A dirlo il presidente Furio Truzzi.

400 euro in più annui a famiglia per i carburanti

“Allo stato attuale – prosegue Truzzi – a una famiglia media subisce un aggravio sulla spesa per i rifornimenti di carburante pari a +400 euro annui a causa dell’impennata dei listini presso i distributori tali effetti diretti si aggiungono quelli indiretti sui prezzi al dettaglio, con l’inflazione che risulta oggi la più elevata degli ultimi 26 anni. Intervenire sull’Iva sui carburanti garantirebbe una riduzione immediata dei listini di benzina e gasolio alla pompa. E consentirebbe di contenere la crescita dei prezzi di una moltitudine di prodotti, con risparmi diretti per famiglie e imprese”.