Genova, intolleranza antifascista: “Le sedi della lega si chiudono col fuoco” (video)

comizio lega a genova (2)


Ennesimo episodio di intolleranza da parte della sinistra. Stavolta è accaduto a Genova. Un comizio della Lega è stato impedito con la violenza da comunisti e grillini. Salvini: “A meno di due settimane dal voto per i Referendum sulla Giustizia e per le Amministrative, un gruppo di violenti ha interrotto con la forza un appuntamento elettorale della Lega a Genova. Episodio gravissimo, anche perché durante l’aggressione è stato visto un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Mi aspetto parole chiare da parte di governo e partiti, a cominciare da Giuseppe Conte che oggi sarà nel capoluogo ligure”. Lo ha detto il leader della Lega. Conte ha subito negato, ma le polemcihe non si spengono, anche perché ci sarebbero delle immagini.

Gli antidemocratici della sinistra colpiscono a Genova

“Il candidato sindaco della sinistra a Genova batta un colpo e con lui i vertici del M5s. La presenza di un consigliere comunale grillino nel corso di una manifestazione palesemente anti democratica, che blocca addirittura un comizio elettorale, deve essere chiarita. Le immagini parlano chiaro, insieme a decine di testimoni oculari. Il grillino Ceraudo spieghi il motivo della sua presenza di sera, in una zona che non è di passaggio né di passeggio, in un momento di scarsa sicurezza per l’ordine pubblico. Si trovava al Circolo Cap perché è un fan della Lega o perché stava dalla parte del gruppo di violenti? La verità è che la bugia ha le gambe corte e soprattutto immagini chiare.” Lo dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, segretario Lega in Liguria.

Bagnai: violenza intollerabile

Parla anche Bagnai, che si trovava sul luogo. “Un episodio di violenza intollerabile quello che è successo ieri sera a Genova e che ha visto bloccare il convegno, di cui ero relatore, alla sede del circolo Cap. Un fatto gravissimo e antidemocratico che testimonia come per qualcuno sia impensabile un confronto civile. Il Pd non ha nulla da dire a riguardo? O trova soltanto il tempo di attaccare chi lavora per il dialogo e la pace? Auspico che questo atto intimidatorio venga condannato da tutte le forze politiche senza se e senza ma”. Così il senatore della Lega Alberto Bagnai.

La sinistra condanni l’atto intimidatorio di Genova

Di pericolo per la libertà parla anche il parlamentare leghista Claudio Borghi. “Squadristi dei centri sociali e sfaccendati, altro che portuali. Chi ha fatto irruzione al nostro comizio elettorale a Genova, in un luogo simbolico per parlare di lavoro e salari, probabilmente non ha mai lavorato onestamente un giorno in vita sua. I veri lavoratori del porto ci avevano incontrato la mattina, ci avevano concesso senza problemi lo spazio per la conferenza e sosterremo sempre il loro lavoro come sempre abbiamo fatto. Impedire a un partito libero e democratico di esprimere il proprio pensiero e di parlare di diritti dei lavoratori è un atto degno di un regime totalitario.

Questi sono i pericoli per la democrazia, non certo chi pensa a missioni di pace. Se pensano di spaventarmi si sbagliano di grosso come si sbagliavano quando in Toscana gli squadristi rossi mi avevano dedicato le stesse attenzioni. Io vado avanti e con Alberto Bagnai continueremo il nostro giro per l’Italia a supporto dei candidati della Lega per ricordare temi di cui la sinistra non parla più da tempo. La verità evidentemente fa male”. Così il deputato della Lega Claudio Borghi, dopo l’intimidazione che ha impedito il comizio al Cap di Genova dove avrebbe dovuto parlare con i colleghi parlamentari Alberto Bagnai ed Edoardo Rixi.