Genzano, presta 3mila euro ad un uomo di Aprilia, ma ne chiede indietro 87mila. Arrestato 46enne

Un episodio di estorsione ha sconvolto Genzano, città dei Castelli Romani conosciuta per l’Infiorata e per il pane casareccio di ottima qualità: un uomo di 46 anni è stato arrestato dopo aver richiesto il rimborso di una somma notevolmente superiore a quella inizialmente prestata. La vicenda ha avuto inizio nel 2017, quando un giovane di Aprilia si è rivolto a un coetaneo di Genzano per ottenere un prestito di 3.500 euro. Inizialmente, l’accordo sembrava un aiuto reciproco, ma la situazione è rapidamente degenerata.

Genzano, presta 3mila euro ad un giovane coetaneo di Aprilia

Dal giugno 2022, l’uomo di Genzano ha iniziato a esercitare pressioni sul giovane, accompagnate da minacce sempre più inquietanti. Da quel momento, la vittima ha visto il proprio debito lievitare fino a raggiungere la cifra astronomica di circa 87.000 euro. Le modalità di pagamento sono state varie e costanti, e il giovane, messo alle corde dalle intimidazioni, si è trovato costretto a cedere alle richieste dell’estorsore.

La denuncia: restituiti 87mila euro

La denuncia del giovane è arrivata solo all’inizio di ottobre, quando, dopo aver trovato conforto nella propria famiglia, ha deciso di rivolgersi al commissariato di Genzano. È stato in quell’occasione che ha riferito agli investigatori di aver ricevuto un’ulteriore richiesta di denaro, che lo avrebbe portato a dover consegnare 250 euro in contanti. Gli agenti, allertati, hanno seguito discretamente la vittima fino all’incontro con il presunto estorsore.

Arrestato 46enne di Genzano

L’intervento della Polizia è avvenuto nel momento preciso in cui il 46enne ha ricevuto una busta contenente il denaro, una somma già fotocopiata per garantire prove tangibili. Durante la perquisizione, oltre al denaro sequestrato, gli agenti hanno rinvenuto due carte prepagate, utilizzate dalla vittima per effettuare ricariche necessarie a coprire il debito esorbitante.

Il 46enne di Genzano è stato arrestato con l’accusa di estorsione, mentre la Procura di Velletri ha già avviato le procedure per la convalida della misura cautelare. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di questo intervento, considerato che simili episodi di violenza e intimidazione possono minacciare la sicurezza e la tranquillità della comunità.

È fondamentale, in questo tipo di situazioni, che le vittime di estorsione o di minacce sappiano di poter contare sul supporto delle forze dell’ordine. La denuncia, infatti, rappresenta il primo passo per interrompere il ciclo di violenza e coercizione, riportando il senso di sicurezza tra i cittadini.

In attesa dell’esito delle indagini preliminari, il presunto estorsore rimane innocente fino a prova contraria, un principio fondamentale della giustizia che deve sempre essere rispettato. Questo caso, tuttavia, pone in evidenza la necessità di un continuo monitoraggio e di interventi efficaci contro l’estorsione, un reato che purtroppo continua a manifestarsi in diverse forme e modalità nel nostro paese.