Ghera a Zingaretti: “Perché al quartiere Giardino non partono i cantieri?”

stazione giardino ghera (2)

Stazione del quartiere Giardino, Fratelli d’Italia protesta. “L’iter per la realizzazione va accelerato. Adesso che la gestione è passata alla Regione Lazio è l’amministrazione Zingaretti che deve spiegare perché dopo oltre 15 anni di attesa, ancora non viene messa in opera questa infrastruttura. Che è assolutamente necessaria alla mobilità di un quadrante cittadino in cui risiedono circa 20.000 persone, con una elevata utenza di pendolari (studenti, lavoratori e turisti)”. Così in un comunicato Fabrizio Ghera capogruppo di Fdi alla regione Lazio, Andrea de Priamo, capogruppo di Fdi in Assemblea capitolina e Giancarlo Laino, componente del coordinamento di Fdi nel Municipio X e residente nel quartiere Giardino di Roma.

Ghera: Zingaretti non ha più scuse, si deve muovere

“Zingaretti non ha più scuse, la stazione Giardino è prevista nel Piano Regolatore. Progettata e finanziata, grazie anche all’impegno di Fdi che ha presentato mozioni e interrogazioni sia in Assemblea capitolina che in Aula alla Pisana, in sinergia con l’attività dei nostri consiglieri municipali e dirigenti territoriali. Ma i cantieri non partono lo stesso. – hanno aggiunto Ghera e De Priamo -. Pertanto chiediamo con una interrogazione al Presidente e all’assessore ai Trasporti di relazionare il Consiglio regionale sullo stato dell’iter amministrativo. E anche su eventuali cofinanziamenti della Regione, qualora le risorse da Roma Capitale stanziate non siano sufficienti, nonché su quali siano gli adempimenti ancora da completare”.

Intervento di FdI sugli affitti

Pochi giorni fa lo stesso Ghera era intervenuto sul grave problema degli affitti Ater. “Se si vuole salvare il tessuto commerciale e l’imprenditoria dell’accoglienza della Capitale e delle altre province della regione, bisogna anche garantire la permanenza delle attività nei locali dove si sono svolte fino allo scoppio del Covid19. Come peraltro opportunamente rileva Maurizio Forliti, coordinatore del Dipartimento Commercio Roma e Lazio di Fdi. Servono in tempi rapidi incentivi concreti e puntuali, non solo per tasse e stipendi. Ma anche sui costi delle spese vive per il mantenimento dei locali, a partire dal canone di affitto che negozianti, albergatori, imprenditori della ristorazione non hanno potuto sostenere, essendosi visti azzerare i fatturati, anche a causa delle continue variazioni delle regole di apertura e chiusura durante l’epidemia”.

La Regione applichi una riduzione del 50%

”Con riferimento agli immobili commerciali di proprietà Ater, chiederemo alla Regione Lazio di applicare una riduzione del 50% del costo di locazione per il 2021. Ossia una rateizzazione, dilazionata a partire dal 2023, dei canoni non corrisposti nel 2020. E ovviamente la sospensione delle intimazioni di sfratto del 2020 e 2021 fino al termine effettivo dell’emergenza coronavirus. A tal fine presenteremo una mozione in Consiglio regionale. Auspicando inoltre che l’amministrazione del Lazio si faccia promotrice di un concordato anche tra le imprese affittuarie e i privati proprietari delle mura. Ossia di esercizi commerciali, ristoranti, sedi di imprese di servizi per l’ospitalità ed il turismo”.

(Foto: Il corriere della città)