Ghera: urgente arginare il contagio, ricorrere ai privati

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, in una interrogazione, propone delle iniziative per estendere le diagnosi per il contrasto alla diffusione del Covid-19. “L’attuale fase di emergenza sanitaria dovuta all’epidemia – scrive l’esponente di Fratelli d’Italia – impone alle Regioni l’adozione delle misure più efficaci al contrasto del fenomeno con l’obiettivo di uscire quanto prima dalla attuale fase di emergenza.
Ghera: le attuali misure vanno estese
In tale ambito sussiste l’esigenza di implementare le diagnosi (tampone) e censimento dei soggetti a rischio (medici, infermieri, personale amministrativo del SSR, chiunque entri in contatto nei precedenti 15 giorni con i contagiati. Però le attuali misure di contenimento, in particolare, si caratterizzano per l’esecuzione di diagnosi unicamente sui soggetti sintomatici. Mentre la portata del fenomeno richiede una significativa estensione, per interrompere la catena del contagio”.

Adottare un piano di più ampia portata
Ghera ricorda che “numerosi e autorevoli esponenti della comunità scientifica, che hanno dato vita ad un comitato promotore composto da 290 scienziati, hanno avuto modo di sottolineare come l’attuale strategia sia assolutamente insufficiente. E hanno quindi manifestato la necessità di avviare un piano di azione anticontagio che preveda il coinvolgimento della rete dei laboratori di ricerca per favorire l’estensione dei test per identificare il virus”. Ghera pertanto chiede alla Regione Lazio, nelle persone del presidente e dell’assessore alla Sanità, se intendano recepire l’iniziativa. Se intendano adottare un piano di azione di più ampia portata diretto ad eseguire in modo esteso le diagnosi. Per arrivare a un più rapido superamento della attuale fase di emergenza.
Se necessario ricorrere anche a privati
E infine se intendano avvalersi prioritariamente delle strutture del sistema sanitario regionale e, ove necessario, instaurare forme di collaborazione anche con i laboratori privati autorizzati. Prevedendo che il valore economico della prestazione sanitaria sia fissata con apposito provvedimento e senza oneri per il bilancio della Regione. Nonché introducendo forme di controllo sulla procedura da parte del servizio sanitario.