Già arrivate milioni di mascherine. Ma non sono capaci di distribuirle
Mascherine, c’è qualcosa che non torna. Se in uno dei più grandi ospedali di Roma, il Policlinico Gemelli, che è anche un’eccellenza, non si trovano i dispositivi di protezione, c’è davvero qualcosa che non torna. In nessuna delle farmacie dell’ospedale ci sono le mascherine. Non vogliamo speculare, né sciacallare, però ogni giorno vediamo nei telegiornali e sentiamo da esponenti del governo frasi roboanti. Milioni e milioni di mascherine e dispositivi di protezione stanno affluendo in Italia da ogni dove. Cina soprattutto, ma anche Russia, Cuba, Albania, Stati Uniti, ma non dalla Ue. Centinaia di persone o enti ogni giorno donano centinaia di migliaia di mascherine a questo o a quell’ospedale, a questo o a quel comune, eppure…
Perché non inizia la dstribuzione di mascherine?
Eppure contemporaneamente a questi edificanti annunci, si levano le voci, trasversali, delle regioni, degli operatori sanitari, degli stessi comuni che si lamentano che mancano le mascherine. Da Emiliano a Bonaccini, da Fontana aDe Luca a Musumeci, tutti si lamentano che non arrivano mascherine. E molte di quelle che arrivano non sono idonee. Oggi poi è insorto il sindacato dei medici, che ha avuto 63 morti, che ha invitato il governo e soprattutto la Protezione civile a dotare almeno i sanitari di dispositivi di protezione. Probabilmente il governo e la Protezione civile non si sono saputi attrezzare, sono stati presi alla sprovvista, ma se dal 31 gennaio avessero iniziato a procacciarsi dispositivi di protezione anziché dire che non c’era alcun pericolo, non saremmo in questa situazione.
A Fiumicino già arrivati milioni di dispositivi di protezione
Siamo certi che anche nel Lazio, centro nevralgico del governo e anche della Protezione civile, le cose nei prossimi giorni inizieranno a marciare. Anche perché tra ieri e oggi a Fiumicino sono arrivati milioni di mascherine. Inoltre aziende di tessuti, tappezzieri, imprese di moda, hanno già iniziato a riconvertirsi e molte altre lo faranno. Però chi dovrebbe averle ancora non ce l’ha. Sanitari, militari, forze dell’ordine, dipendenti di supermercati, autisti di mezzi pubblici, addetti alle pulizie, affrontano una costante scarsità di dispositivi: e molti di loro se li sono procurati da soli. Governo e Protezione civile ora si devono mettere a regime: speriamo che in questa settimana la distribuzione inizi e non si debbano più vedere scene degne di uno Stato da Repubblica delle banane come è l’italia al tempo di Conte & c.
Anche perché, e questo la Protezione civile non l’ha detto, nei prossimi anni la mascherina dovrà essere una costante per tutti noi. E allora, muovetevi e fate il vostro lavoro.