Già finita la “tregua” del caro carburanti. Proprio nei giorni in cui gli italiani si muovono….

carburanti di nuovo in rialzo (2)

E’ durata poco la tregua sui listini dei prezzi dei carburanti alla pompa. Oggi si torna infatti a salire, sotto la spinta del balzo delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati e con il Brent in aumento a 105 dollari. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati del gasolio. Per IP registrato un rialzo di un cent/litro su benzina e gasolio.

Carburanti, basta con ignobili speculazioni

“I rialzi dei listini dei carburanti registrati nell’ultima settimana sono da attribuire alle solite speculazioni legate alle partenze degli italiani. Che si uniscono alle ben note manovre speculative sui mercati internazionali”. Lo denuncia Assoutenti, commentando i nuovi dati Mite che registrano rialzi sia per la benzina che per il gasolio. “Ancora una volta i prezzi alla pompa dei carburanti salgono in occasione delle partenze degli italiani. Tra Pasqua e il ponte del 25 aprile benzina e gasolio hanno registrato nuovi rincari, del tutto ingiustificati considerate le quotazioni del petrolio”, dice il presidente dell’associazione Furio Truzzi. “Necessario contrastare in modo più incisivo – aggiunge – le speculazioni sui mercati dei carburanti e prorogare il taglio delle accise di 25 centesimi almeno fino al 30 giugno.

Una proroga che consentirebbe risparmi complessivi per circa 2,7 miliardi di euro alle famiglie italiane solo per i costi di rifornimento. Che avrebbe effetti positivi sui prezzi dei prodotti trasportati e quindi sull’inflazione. Il rischio concreto infatti è che senza una proroga dell’intervento sulle accise i prezzi di benzina e gasolio possano di nuovo schizzare alle stelle a partire dal prossimo 2 maggio.”, conclude Truzzi.

Dure protesta dei consumatori per l’immotivato aumento dei carburanti

Protesta anche dall’Unc. “Una vergogna. Non c’è più un limite al comune senso del pudore. I prezzi dei carburanti hanno già ripreso la loro corsa. Nonostante siano scesi, dopo l’intervento del Governo, talmente poco che per il gasolio non si è mai andati sotto alle speculazioni registrate dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina”. Lo dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Tutti i carburanti sono più cari rispetto all’inizio dell’anno. La benzina è salita del 2,7%, pari a 2 euro e 33 cent per un pieno di 50 litri, 56 euro su base annua. Il gasolio è aumentato dell’11,5%, 9 euro e 11 cent a rifornimento, equivalenti a 219 euro annui. Ecco perché il Governo deve ridurre ulteriormente le accise e prolungare il taglio ben oltre la fine di giugno”, conclude Dona.