Giachetti su Radio Leopolda furioso contro Calenda: “Il suo ufficio stampa ha fatto uscire una velina demenziale”

Giachetti Calenda

Roberto Giachetti nella sua rassegna stampa quotidiana su Radio Leopolda è furioso. L’esponente di Italia Viva attacca a muso duro Calenda, in particolare il suo ufficio stampa, parlando di una «velina demenziale», fatta uscire sui dissidi con Matteo Renzi. 

E il suo ufficio stampa corre ai ripari dopo aver fatto trapelare su Repubblica e altri quotidiani che Renzi avrebbe votato La Russa presidente del Senato. «I virgolettati attribuiti da alcuni quotidiani al leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, e riguardanti l’elezione del presidente del Senato, Ignazio La Russa, sono evidentemente privi di fondamento». Lo comunica l’ufficio stampa di Azione. Una smentita che non convince nessuno. Per primo il renziano Giachetti, che proprio sulla radio di Italia Viva ha attaccato i calendiani e in particolare Matteo Richetti, per l’intervista dinamitarda sul terzo polo.

Giachetti contro i portaborse di Calenda

Un concetto articolato anche in un’intervista a Repubblica. «Calenda cambia idea ogni 10 minuti. Prima era contento di Renzi al Riformista, poi è andato in tv a parlare di conflitto d’interessi»,  dice Giachetti, chiamato a fare luce sulle turbolenze delle ultime ore fra Azione e Italia viva, e sul progetto del partito unico a rischio. «Calenda vuole che il congresso si faccia con i vecchi iscritti di Azione e Iv, senza riaprire il tesseramento. E con il segretario già deciso, cioè Calenda», ricostruisce il deputato ex Radicale, per il quale chi sarà il leader del nuovo soggetto politico «lo deve decidere il congresso». «Prima di scioglierci», rimarca, «dobbiamo definire le regole». Giachetti non è convinto dall’idea del «partito unico». «Non mi piace – ammette -. Semmai il partito unitario, ma il percorso è appena iniziato». Lo scioglimento di Italia viva lo dà per scontato. «È evidente che quando si arriva al partito unitario – spiega -, un minuto dopo i partiti di prima non hanno senso di esistere».