Giallo a Manziana per la morte di Sara Sforzini: trovata senza vita in una villetta di amici

Si attendono i risultati dell’esame autoptico e tossicologico disposto dal magistrato di turno per avere un quadro delineato che permetta di ricostruire quanto accaduto la notte in cui ha perso la vita Sara Sforzini.

È giallo a Manziana, comune di 8mila abitanti in provincia di Roma, vicino il lago di Bracciano. Nelle prime ore di ieri mattina la donna di 42 anni, madre di un bambino, è stata trovata senza vita in una villetta in via Santa Severa dove era ospite di amici. In casa erano presenti i proprietari, una coppia e i loro figli.

Poi, in piena notte la telefonata al 112 con la richiesta di soccorsi. Sul posto, il personale sanitario, ha scoperto il corpo della donna riverso a terra. Senza segni di violenza, solo una contusione alla testa, forse causato dalla caduta.

Le indagini

Si è presentato subito come un rompicapo per i Carabinieri della Compagnia di Bracciano e i militari della sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di Ostia. Molte le domande su una questione ancora tutta da definire. Nella giornata di ieri, i rilievi sono andati avanti fino al tardo pomeriggio. Come sono state ascoltati i vicini di casa e il proprietario della villetta al civico 10 di via Santa Severa che è stato portato in caserma già nella mattinata di ieri.

Finora è stato possibile chiarire che Sara Sforzini, residente ad Oriolo Romano, era entrata in quella villetta la sera prima. La donna non aveva precedenti ed in casa non sono state trovate sostanze stupefacenti. L’esame tossicologico dirà se la donna abbia assunto qualcosa che le sia stato fatale.
Più nel dettaglio, a stabilire la causa e l’ora delle morte, sarà l’autopsia, disposta dal pubblico ministero del Tribunale di Civitavecchia. La salma è stata affidata all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma.

Al momento non è escluso che possa trattarsi di una morte accidentale. La villetta non è sotto sequestro e non risultano persone sospettate.