Giancarlo Pittelli torna finalmente libero: è la fine di un incubo durato più di tre anni

Giancarlo Pittelli

Dopo oltre tre anni di detenzione, prima in carcere e poi ai domiciliari, torna libero l’ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, 70 anni, avvocato, arrestato nel dicembre del 2019 nell’ambito dell’operazione “Rinascita Scott”, condotta dalla Dda di Catanzaro, e coinvolto successivamente nell’inchiesta “Mala pigna” della Dda di Reggio Calabria.

Dal 19 dicembre 2019 ad oggi il noto penalista e politico calabrese «ha vissuto una condizione indegna di uno stato di diritto: privato della libertà personale, costretto per lunghi periodi anche alla detenzione in carceri speciali, sottoposto alla pubblica gogna e additato per anni come esponente di spicco della cosiddetta massomafia», ha commentato l’associazione “Riforma Giustizia”, ex “Comitato per Pittelli”, in una nota a firma del presidente, Enrico Seta, del segretario, Enza Bruno Bossio, e del portavoce, Umberto Baccolo.

«Già a gennaio, dopo oltre tre anni – prosegue la nota – era emerso che gli indizi di concorso esterno in associazione mafiosa, raccolti dagli inquirenti nell’indagine Rinascita Sott, erano labili e insufficienti per mantenere Pittelli in custodia cautelare. Oggi anche i giudici del riesame del processo Mala Pigna accolgono l’istanza degli avvocati difensori. Lo Stato si ricorda dopo tre anni di Giancarlo Pittelli e gli restituisce la condizione di uomo libero, secondo giustizia e secondo i principi della Costituzione italiana. Esprimiamo la soddisfazione e la gioia di tutti coloro che hanno creduto sin dall’inizio in una battaglia civile di verità».

«Rimane una forte amarezza – dice ancora l’associazione Riforma Giustizia – per la lunga sospensione del principio costituzionale di presunzione di innocenza e per la ridicolizzazione che tale principio ha subito agli occhi di una cittadinanza sempre più perplessa e allarmata».