Righini (Fdi): Rifiuti, partita di potere e scacco matto a Roma

Rifiuti potere

Sui rifiuti la partita del potere tra Sindaco e Governatore ad oggi si risolve purtroppo in uno scacco matto alla città. Chi vorrebbe venire a vivere, lavorare, investire, creare eventi o fare vacanza, in una metropoli assediata dai rifiuti senza nessuna possibilità di liberarsene nel breve medio periodo…
Nemmeno lo splendore monumentale della Città Eterna, che ancora resiste se pur offuscato, basterebbe a convincerli.

E la situazione rischia di precipitare anche nelle altre province del Lazio che non hanno quasi più posto nemmeno per l’immondizia locale. Molti comuni hanno fatto grandi sforzi per arrivare ad ottime percentuali di raccolta differenziata per poter limitare il ricorso ai grandi siti di stoccaggio e non vogliono più sentirne parlare.

Sui rifiuti una partiti di potere

Alcuni territori ormai da decenni stanno pagando un alto prezzo in termini di inquinamento ambientale e danni alla salute pubblica causati dalla logica delle discariche ed ora giustamente chiedono le bonifiche degli impianti fatti nelle loro zone, in alcuni dei quali ad ogni emergenza, è stata stoccata anche una quota dell’ immondizia della Capitale.

Del resto quella per soffocamento da rifiuti della città di Roma è la cronaca di una morte annunciata. E mi spiego: se era sostanzialmente giusto chiudere Malagrotta nel 2013, attiva per quasi mezzo secolo e superare finalmente a Roma in tutta la regione questo antiquato sistema che non elimina i rifiuti, bisognava avere pronta l’alternativa. Invece né il Presidente del Lazio Zingaretti, già in carica, né l’allora sindaco di Centrosinistra Marino, avevano uno straccio di progetto di moderno ciclo dei rifiuti, nemmeno si sono preoccupati di copiarlo da qualche altra città d’Europa.

La Raggi sapeva che non c’era un alternativa, ma invece di creare una struttura di progetto, ha fatto tabula rasa di tutti quelli che potevano lavorarci, azzerando più volte il Cda di Ama, dimissionando diversi Assessori ai rifiuti, bloccando i bilanci della municipalizzata.

Le proposte di Fdi

Di contro la Regione Lazio ha approvato fuori tempo massimo un Piano Rifiuti che non ha nessun valore progettuale e non fornisce indicazioni tecniche, elaborato peraltro da quegli stessi uffici messi poi sotto inchiesta. Più volte a vari livelli istituzionali Fdi ha proposto a tutti gli interlocutori di confrontarsi in modo propositivo ed in Consiglio Regionale ha presentato il pacchetto di misure per un innovativo ed efficace Ciclo dei Rifiuti. Oggi chiediamo con forza un intervento super partes che ponga fine a questa surreale situazione in cui mentre i contendenti si azzuffanno Roma sprofonda nella partita di potere sui rifiuti.

Con le alte temperature le 1.600 tonnellate di rifiuti che rimarranno sulle strade di Roma saranno causa di problemi igienico sanitari e i fetidi miasmi nell’aria che impediscono di aprire le finestre aggraveranno i disagi della calura estiva. E non si creda che l’immobilismo dei due vertici istituzionali sia determinato solo dalla volontà, che pure c’è, di non fare scelte impopolari, sgradite al proprio elettorato o ai territori governati dai loro partiti. Qui si rasentano i limiti di mancanza di coscienza civica e serve un intervento dall’alto, che stabilisca finalmente chi non ha fatto cosa e perché.

*consigliere regionale del Lazio (Fdi)