Paragone farà male a Conte molto più di Di Maio, mi sa

Sarà Gianluigi Paragone a fare male a Conte e a M5s molto più di Luigi Di Maio. Perché il fondatore di Italexit ha chiaro – almeno sembra – il percorso. D’altronde, agli inizi del Movimento lui c’era e sa che cosa bolle in pancia a quel 33 per cento che scelse i Cinquestelle nel 2018.
E bastava vederlo l’altra sera in Tv. Finora genericamente critico sul Centrodestra – anche con polemiche a volte stonate verso Salvini – Paragone e’ stato clamoroso a Controcorrente, dove ha fatto a pezzi Conte e i suoi.

Paragone fa a pezzi Conte
Perché il sogno di una rivoluzione tradita ha bisogno di chi la vendica. E in fondo la scommessa di Italexit, a cui nessuno concedeva un soldo bucato, sta proprio qui: andare a recuperare dall’astensione quella marea di popolo rimasto senza rappresentanza. Quel voto di protesta diventato orfano di chi si è strusciato al potere.
Ci riuscirà Paragone? Lo saprà solo il futuro. Certo è la partita da Sor Tentenna giocata da Conte con Draghi aiuterà molto il fronte critico che vuole stare fuori dal governo ora e subito. Il popolo che protesta non ha bisogno di chi si chiede che cosa gli convenga, ma di chi sa che cosa lo convinca.
Almeno non sarà noioso
Sta a Paragone esserne capace, sapendo che avrà di fronte il muro dell’informazione e della propaganda avversaria, molto più ricca di chi si trova a mani nude contro il nemico. Nei sondaggi qualcosa già si vede.
Giocoforza anche questa sarà una partita interessante a cui assistere e non noiosa, oltre alle consuete chiacchiere sul campo largo tra Pd e quel che resta del cimiterialume grilline o le dispute sempre più insopportabile nella metà campo del Centrodestra su chi comanda.
Bisogna avere la capacità di attrarre il popolo e abbiamo la sensazione che non lo si faccia più con le solite promesse sulle alleanze. Si devono smuovere i palazzi e non rinforzarli con moderazione… Si muova chi è capace.