Alemanno fa tana a Gualtieri, candidato senza conoscere Roma

Alemanno Gualtieri

In una botta Gianni Alemanno ha seppellito la prosopopea di Roberto Gualtieri. Un ex sindaco – che finalmente torna a respirare aria di casa e di combattimento politico – che è più vivo di una salma (metaforicamente, eh) candidata dal Pd a sindaco di Roma in assenza di disponibilità.

Gualtieri ogni tanto ci prova a polemizzare con chi ha governato il territorio e ha tentato di far male a Gianni Alemanno, ma senza riuscirci, perché non è proprio il suo mestiere quello di occuparsi della Capitale.

Per replicare a Giorgia Meloni che aveva detto ai romani di fidarsi di lei per la scelta di Enrico Michetti, Gualtieri ha sparato ad alzo zero: “I romani si sono già fidati di te in passato con Alemanno e si ricordano bene tutti i risultati disastrosi di quell’esperienza. Questa volta non si fideranno di una destra capace solo di speculare sulle paure e volteranno pagina per far rinascere Roma. Nessuno ha ricordato, nel Pd, quanti decenni ha governato la sinistra nella Capitale e farebbero bene a tacere sull’argomento.

Ma assolutamente di livello è stata la risposta di Alemanno al candidato scolorito del Pd: “Tu di Roma non sai nulla. Altrimenti sapresti che tutti i ritardi e i problemi della città derivano da 30 anni di governo della sinistra. Guarda il grafico ufficiale della qualità della vita a Roma, gli anni del centro destra sono stati i migliori”. Se si sforza, Gualtieri può cercare prova di quanto dice l’ex sindaco di Roma sul sito dell’Agenzia per la qualità dei servizi di Roma capitale. Il grafico si trova proprio lì. E anche qui 👇

Gualtieri Alemanno
Qualità della vita a Roma, fonte agenzia per la qualità dei servizi pubblici di Roma capitale

A rifletterci bene, la questione è ancora più profonda. Perché vuol dire che la sinistra ha messo in campo un candidato impreparato, che sa ben poco della città che vuole governare.

Non sa nulla del passato di Roma, figurarsi che futuro potrebbe regalarci…

Lo dimostra anche la gaffe – che peraltro in pochi hanno notato – nell’ultimo dibattito con Virginia Raggi, che gli rinfacciava di rappresentare un Pd che aveva tramato contro un proprio ex sindaco come Ignazio Marino. “No, quelli non stanno più nel Pd”, ha detto Gualtieri. E invece non c’era solo Matteo Renzi, ma da Matteo Orfini in giù  tanti protagonisti di quella pagina “notarile” ci sono ancora. Ma Gualtieri ha bisogno di mentire.