Non sembra proprio che vedrà la luce il progetto per rimettere in moto la funicolare di Rocca di Papa. Inaugurata nel 1932 e chiusa nel 1963 questa ferrovia ha rappresentato per un trentennio un collegamento importantissimo. Tra la sovrastante rocca e la stazione di Valle Vergine giù in basso. Un modo facile ed ecologico di mettere in connessione il borgo con il resto del territorio. Visto che la funicolare funzionava ad energia elettrica e dunque garantiva il famoso impatto ambientale zero. Ma a metà degli anni ‘60 nel pieno del boom economico si pensò che questo mezzo di trasporto fosse superato. E la linea venne soppressa. Adesso in molti rimpiangono il vecchio trenino a cremagliera, e tra questi c’è sicuramente anche il presidente della Regione Lazio Zingaretti. Che appena eletto governatore nel lontano 2013 pose una targa. Per celebrare l’inizio dei lavori. Che avrebbero restituito a Rocca di Papa la sua funicolare. Ma come denuncia su Facebook il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini dopo sette anni di quest’opera non si è visto nulla. E rimane solo quella targa. Tristemente abbandonata tra il fogliame.
Giannini (Lega), a Rocca di Papa per la nuova funicolare Zingaretti ha messo solo la targa. E poi parlano di grandi opere
Il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini è andato a Rocca di Papa. Per visionare di persona lo stato dei lavori sulla nuova funicolare. Che doveva riprendere il tracciato della vecchia linea attiva fino a metà degli anni ‘60. E poi caduta in disuso. Ma di quest’opera esiste solo una vecchia targa del 2013. Messa lì proprio da Zingaretti, e poi abbandonata tra le foglie. Così come i vagoni storici, che dovevano essere restaurati e messi in un museo. E che invece stanno marcendo al sole, ormai arrugginiti e cannibalizzati. Abbandono e degrado ovunque, quindi. Per una infrastruttura che doveva costare quattro milioni di euro. E che sarebbe lievitata addirittura a nove. Perché per rendere funzionale la funicolare serviva anche una nuova strada di collegamento da Frascati. E la realizzazione di un parcheggio di scambio. Poi vai a Rocca di Papa, vedi un cantiere abbandonato e scopri che la prima pietra è stata messa addirittura nel 2013. Proprio da Zingaretti. Milioni di euro spesi e lavori mai terminati. E questi vorrebbero realizzare le grandi opere in Italia. Come direbbe il grande Totò, ma mi faccia il piacere! Così Daniele Giannini sul suo profilo Facebook. E sembra proprio che anche questa tratta rimarrà una delle tante opere incompiute. Di cui purtroppo l’Italia e anche la nostra Regione sono piene.
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