Giorgia Meloni: con questa coraggiosa manovra raccontiamo la nostra visione politica. Ecco le misure

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Il premier Giorgia Meloni dopo il via libera del Cdm alla legge di bilancio da 35 miliardi si dice “molto soddisfatta, c’è visione politica”. I provvedimenti per le famiglie valgono 1,5 miliardi: aggiunto un mese di congedo parentale facoltativo retribuito all’80%. La manovra 2023 da 35 miliardi varata ieri dal Consiglio dei ministri “è figlia di scelte politiche, come era giusto che fosse. Abbiamo concentrato le risorse sulle priorità. La considero una manovra coraggiosa, coerente con gli impegni presi con il popolo italiano e che scommette sul futuro”. Così Giorgia Meloni, definendosi “molto soddisfatta del lavoro fatto e dell’approccio da bilancio familiare”. “Quando ti occupi del tuo bilancio e le risorse mancano non stai a preoccuparti del consenso ma di cosa sia giusto fare per far crescere la famiglia e ci si assume delle responsabilità”.

In appena un mese varata la manovra

“In appena un mese – aggiunge – abbiamo scritto una legge finanziaria che racconta una visione politica”. La legge di bilancio “cuba complessivamente 35 miliardi di euro” e vede al centro “due grandi priorità. Crescita, che significa mettere in sicurezza il tessuto produttivo, premiare chi si rimbocca le maniche. E giustizia sociale” con “attenzione alle famiglie, ai redditi più bassi e alle categorie fragili”. Quella approvata “è una manovra coerente e con una visione: non ci sono bonus né micro questioni, non c’è spazio per piccoli interessi ma per scelte politiche di cui assumiamo la piena responsabilità. Su tutte queste misure noi stiamo iniziando un lavoro. Abbiamo assunti impegni di Legislatura, ma quel che importa è aver aperto un varco in appena un mese su tutte le misure che dovevano caratterizzare il lavoro di questo governo”.

Ecco tutte le misure della manovra

Le misure contenute in manovra “crediamo possano essere migliorate dal Parlamento, speriamo in un atteggiamento serio e responsabile delle opposizioni come quello dimostrato da noi”, ha aggiunto Meloni.ENERGIA – “Dei 35 miliardi, i provvedimenti destinati al caro energia sono pari a circa 21 miliardi di euro. Confermiamo e aumentiamo i crediti di imposta, che passano dal 40% al 45% per le aziende energivore e dal 30% al 35% per le aziende non energivore”, prosegue la presidente del Consiglio. BOLLETTE – “La Stato interviene per calmierare le bollette per le famiglie” portando a 15mila euro l’Isee, dunque “la platea delle famiglie per la quale lo Stato interviene per calmierare bollette si allarga”.

Cuneo fiscale

CUNEO FISCALE– Nella manovra “c’è il taglio de cuneo fiscale, confermiamo il taglio del 2pc per i redditi fino a 35mila euro, prorogato, ma aggiungiamo un 1pc di taglio del cuneo, che arriva al 3pc per i redditi fino a 20mila euro. E’ una misura che aiuta i redditi più bassi. Questa misura, al netto dell’intervento sull’energia, è la più costosa, oltre 4mld al netto. L’altra grande priorità la abbiamo data al taglio del costo del lavoro”. “Se oggi non avessimo avuto il problema delle bollette, avremmo fatto un intervento più significativo sul cuneo”, ma “a me pare che il segnale sia stato chiaro. Dopodiché la platea di chi percepisce un reddito di 35mila o 20 mila euro non è così ristretto”, ma l’iniziativa del precedente governo “io non la contestavo affatto. La prima cosa che ci siamo detti con Giorgetti è ‘va confermata e aumentata’”.

Famiglia

FAMIGLIA – Nella manovra “1,5 miliardi sono stati destinati alle famiglie, un impegno che non credo abbia precedenti nei governi recenti”. Tra le misure quella che “rende strutturale l’assegno per i figli disabili, che paradossalmente non lo era”, rivendica il premier, ribadendo che “noi abbiamo sempre detto che il nostro primo impegno, ancor prima del cuneo, era il sostegno alla natalità, perché se continuiamo a guardare all’oggi senza pensare al domani nulla reggerà”, a partire dal “welfare. In passato si è fatta la scelta di guardare all’oggi, noi abbiamo fatto una scelta diversa. Per noi le due scelte fondamentali sono cuneo fiscale e famiglie. Poi ci sono stati anche altri provvedimenti, ma a me pare che il segnale sia stato chiaro”.

Congedi parentali

CONGEDI – Il congedo parentale era retribuito al 30%, noi aggiunto un mese di congedo facoltativo ma retribuito all’80%, fino ai 6 anni di vita del bambino. Una scelta che introduce una specie di salvadanaio del tempo che le madri possono utilizzare in caso di difficoltà evitando di incorrere in situazione economiche difficili”. FLAT-TAX – Nella manovra “c’è la tassa piatta per i redditi incrementali, il 15% sul maggiore utile conseguito con soglia massima di 40mila euro. Una misura rivolta al ceto medio, non per un favore ai ricchi, ma per riconoscere valori e sacrifici”. “C’è l’aumento della tassa piatta del 15 % per gli autonomi legata a 85mila euro di fatturato” e “per i lavoratori dipendenti una tassa piatta al 5% su premi di produttività fino a 3mila euro. Questa misura fa il paio con l’estensione dei fringe benefit già approvata”, ha aggiunto.

Pensioni

PENSIONI – “Rivaluteremo tutte le pensioni secondo l’indicizzazione ma con una percentuale diversa”, spiega il premier. Quella sulle pensioni “è una scelta di cui ci assumiamo la responsabilità”, prosegue, aggiungendo che “abbiamo deciso di aiutare le pensioni minime”, spiega il premier. “Le pensioni minime saranno rivalutate del 120%, l’aumento maggiore in rapporto all’inflazione lo avranno le pensioni più basse. Tutte le pensioni fino a 2mila euro saranno rivalutate del 100%”, prosegue la presidente del Consiglio. “Per le pensioni superiori a 5mila euro fermiamo l’indicizzazione al 35%”, ha poi sottolineato la premier Meloni.