Giorgia Meloni tra dazi, diplomazia e Ucraina: “L’accordo Usa-Ue? I meriti saranno comunque anche miei”

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni non si nasconde dietro le formalità. In un’intervista fiume rilasciata a Il Corriere della Sera, la premier mette sul tavolo tutti i nodi della politica estera, dai rapporti con Trump al delicato equilibrio tra Stati Uniti ed Europa, fino alla guerra in Ucraina e al recente funerale di Papa Francesco, che ha fatto da sfondo a un inatteso faccia a faccia tra Trump e Zelensky. Ma, assicura la leader di Fratelli d’Italia, nessuna passerella diplomatica era stata pianificata: “Non ho mai pensato di usare i funerali del Papa per fare politica. Era un momento sacro, che andava rispettato. Ma chissà, forse è stato l’ultimo regalo di Francesco all’umanità”.

L’intesa Usa-Ue sui dazi e il ruolo dell’Italia: “Roma può essere centrale, ma io ci sarò comunque”

Il nodo dei dazi commerciali tra Washington e Bruxelles è ancora sul tavolo, e Meloni non esclude che proprio Roma possa diventare la sede simbolica di un’intesa storica. Ma lancia un messaggio chiaro: “Che l’accordo si chiuda qui o altrove, so di aver dato un contributo decisivo. L’Italia è vista come partner leale, non come controparte”.

Durante il recente viaggio negli Stati Uniti, la premier ha consolidato un rapporto personale con Donald Trump, che definisce “franco, diretto, ma rispettoso”. “Ci capiamo anche quando non la pensiamo allo stesso modo”, racconta Meloni, sottolineando quanto sia complicato spiegare a chi sta dall’altra parte dell’Atlantico che l’Unione Europea non è solo una macchina burocratica. “Ci sarà da lavorare, ma il dialogo è aperto”.

Ucraina, la tregua non basta: “Tre giorni non sono pace, servono basi solide”

Meloni non usa mezzi termini nemmeno sulla questione ucraina. La tregua annunciata da Putin per l’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale? “Un gesto simbolico, ma del tutto insufficiente. La pace, quella vera, dovrà essere giusta e duratura, non solo una parentesi utile alla propaganda”.

Il volto internazionale della premier italiana si fa sempre più evidente. Tra diplomazia, strategie economiche e relazioni personali, Meloni gioca su più tavoli. E punta a far valere il peso dell’Italia, a prescindere dal luogo in cui gli accordi verranno firmati.