Giorgio Armani è morto: il re della moda aveva 91 anni

Giorgio Armani morto

Giorgio Armani, il re della moda italiana, è morto. Lo stilista, che ha fatto la storia e che lo scorso 11 luglio aveva spento 91 candeline, è morto oggi – giovedì 4 settembre. E ora tutto il mondo della moda (e non solo) è in lutto perché ha perso un pilastro, un punto di riferimento, un uomo che per molti è stato un esempio da seguire.

Lo scorso giugno Giorgio Armani, malato da tempo, non aveva partecipato alle due sfilate della sua ‘casa’ previste per la Fashion Week. E quell’assenza aveva fatto preoccupare perché lui non aveva mai abbandonato uno show. Era sempre stato presente, era sempre lì accanto alle sue modelle. Non quella volta. Ora la tragica notizia e l’addio al ‘re’ e genio della moda.

Giorgio Armani
Giorgio Armani www.7colli.it

Morto Giorgio Armani: lutto nel mondo della moda (e non solo)

Giorgio Armani è nato a Piacenza nel lontano 1934, poi ancora giovanissimo con la sua famiglia si è trasferito a Milano. Dopo il diploma e gli inizi dell’università, nel 1956 si è avvicinato al mondo della moda, prima come commesso alla Rinascente, poi con la sua prima linea arrivata nel 1974. Da lì ne ha fatta di strada. E di passerelle.

Nel 1975 con Sergio Galeotti ha fondato la maison di moda che ancora oggi porta il suo nome. E grazie al suo stile, a quel marchio inconfondibile e riconoscibile, ha fatto del made in Italy un eccellenza. In tutto il mondo. Giorgio Armani ha vestito star internazionali e tantissime dive hanno portato sui red carpet più importanti i suoi vestiti. Da Jodie Foster passando per Julia Roberts, senza dimenticare Jessica Chastain e la ‘nostra’ Sophia Loren.

L’addio al re della moda, la camera ardente e i funerali

Ad annunciare la sua morte è stato il gruppo Armani, che ha dovuto dire addio al suo ideatore, fondatore, instancabile motore. “Il Signor Armani – spiegano nella nota – come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire. Negli anni Giorgio Armani ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza. Lo ha guidato un’inesauribile curiosità, l’attenzione per il presente e le persone. In questo percorso ha creato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la capacità di comunicare con tutti. Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto verso la sua amata Milano. La Giorgio Armani è una azienda con cinquant’anni di storia, cresciuta con emozione e con pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell’indipendenza, di pensiero e azione, il proprio segno distintivo. L’azienda e’ il riflesso, oggi e sempre, di questo sentire. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori” – hanno concluso nella nota.

La camera ardente sarà allestita a partire da sabato e sarà visitabile fino a domenica a Milano, in via Bergognone 59 nell’Armani/Teatro, dalle 9 alle 18. I funerali, come ha richiesto Giorgio Armani, si terranno in forma privata.

L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare

Oggi tutta l’Italia e il mondo intero dicono addio a un visionario, a un uomo gentile ed elegante. Quell’eleganza che lui, diceva sempre, non è farsi notare, ma farsi ricordare. E Giorgio Armani sarà difficile da dimenticare.