Giovedì al Senato Fratelli d’Italia inchioda il governo sull’incapacità di gestire la pandemia

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Giovedì a Palazzo Madama, è già calendarizzata la mozione di Fratelli dì’Italia mentre è stata depositata quello del centrodestra di governo sullo stesso tema. Ossia nuove norme legate al Covid e le riaperture. La mozione presentata dal partito di Giorgia Meloni impegna il governo su quattro punti fondamentali. Rimuovere il coprifuoco alle 22, rendere le mascherine obbligatorie all’aperto solo quando non è possibile il distanziamento, no al limite per le visite ad amici e parenti e l’immediata riapertura delle attività, delle palestre e dei luoghi di cultura.

A gennaio 2020 il governo ha perso due mesi negando il virus in Cina

La mozione di Fratelli d’Italia parte delle premesse che “a distanza di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il bilancio sulla gestione della pandemia è senz’altro negativo”. Il riferimento è alla mancata fornitura di mascherine nella fase iniziale della pandemia, alle scarse risorse messe a disposizione del personale medico, agli esborsi inutili di denaro e ai ritardi. “Tra l’inizio di gennaio e la fine di febbraio 2020 – si legge nel documento firmato dai senatori Fdi- il Governo ha perso 2 mesi osservando la diffusione di un possibile nuovo virus in Cina e rassicurando la popolazione ed i cittadini sull’impossibilità che potesse riguardarli. Per poi adottare, dall’oggi al domani, provvedimenti restrittivi della libertà”.

Nonostante le misure dl governo siamo stati colpiti più di altri Paesi

“Tali misure restrittive – spiega il testo della mozione – hanno comportato una crisi senza precedenti sul piano individuale, sociale ed economico. Nonostante questo, il numero dei decessi e dei contagi è rimasto e rimane, ad un anno dalla loro adozione, tra i più alti al mondo. Dopo un anno appare ancora difficile, pena essere accusati di negazionismo, chiedere un bilanciamento tra libertà e sicurezza, Tra diritto al lavoro e tutela della salute, tra legittime pretese dei giovani a vivere la loro gioventù e degli anziani e dei fragili ad essere protetti”.

Fratelli d’Italia contesta le misure restrittive

Fratelli d’Italia quindi contesta il modo in cui il Paese è stato trasformato in un modello estremo di politiche restrittive. Al contrario di altri Paesi che, pur avendo attuato soluzioni meno drastiche, non hanno ottenuto risultati peggiori in termini di contrasto al Covid. “Uno stato di emergenza che si prolunghi oltre l’anno non è più la risposta a una momentanea difficoltà. Ma è l’istituzionalizzazione di un assetto politico e sociale che mina le fondamenta della democrazia e dei diritti costituzionalmente garantiti”.

Le restrizioni possono essere diversificate

“Evidenze scientifiche portano a sostenere che, pur nell’azione efficace di contrasto alla diffusione del virus, le restrizioni possano essere diversificate per classi di età e di rischio e limitate a quelle strettamente correlate e direttamente connesse al rischio di contagio. Eliminando quelle come, ad esempio, l’uso della mascherina all’aperto o il coprifuoco o l’autocertificazione per gli spostamenti o come la chiusura delle attività commerciali, degli impianti sportivi, dei cinema, dei teatri, delle biblioteche, dei musei”.

Il coprifuoco non è giustificato da niente

Più nello specifico, le motivazioni che spingono il partito di Giorgia Meloni a impegnare il governo sui quattro punti elencati, partendo dalla richiesta di eliminare il coprifuoco “si rileva che la sua efficacia in termini di contenimento del contagio non è sostenuta da alcuna motivazione sanitaria. Né avallata da alcun organismo scientifico qualificato, mentre è gravemente lesiva delle libertà individuali sancite dalla nostra Costituzione”.

Dal governo una serie di misure poco chiare e contraddittorie

In merito all’utilizzo delle mascherine, invece, “le disposizioni appaiono poco chiare e contraddittorie”. L’obbligo, infatti, è escluso quando, “per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi”. Il comma 5, però, “individua in un metro la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro con ciò rendendo poco chiaro se sia possibile girare senza la mascherina anche nelle vie cittadine quando è possibile mantenere questo distanziamento”.

Limitazioni ricche di contraddizioni e paradossi

Stesse contraddizioni e paradossi, Fratelli d’Italia li riscontra nelle limitazioni imposte per le visite ad amici e parenti. “Si stenta a trovare un’evidenza scientifica per cui un ragazzo libero di muoversi in automobile con i familiari diventi pericoloso il giorno dopo aver compiuto il diciottesimo anno. Vedendosi negata la libertà goduta fino a qualche ora prima. Si stenta a trovare un’evidenza scientifica per cui 4 persone ospiti in un monolocale siano meno pericolose di 6 in un ampio giardino o terrazzo pertinenziali ad un’altra abitazione o in un castello privato”.

Incomprensibili le chiusure diffuse

“Risulta, altresì, incomprensibile la chiusura delle attività commerciali, degli impianti sportivi, dei cinema, dei teatri, delle biblioteche, dei musei, nonché delle attività di ristorazione al chiuso. E ciò anche quando possono essere consentite le distanze di sicurezza e disposte adeguate misure anti contagio, come strumenti per il ricambio dell’aria e la di sanificazione all’interno dei locali”. Alla luce di tutte queste spiegazioni, e considerando che “l’uscita dalla crisi sociale determinata dalla pandemia passa necessariamente attraverso la restituzione del pieno godimento delle libertà individuali alle persone”, Fdi presenta la mozione e impegna il governo nell’attuazione delle quattro proposte illustrate.