“Giù le mani dal Prosecco”: flash mob di Fratelli d’Italia davanti al Senato (video)

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Flash mob di Fratelli d’Italia di fronte a Palazzo Madama a difesa del Prosecco italiano. Dopo l’informativa del ministro Stefano Patuelli, in Aula, i senatori del partito guidato da Giorgia Meloni hanno fatto sentire la loro voce, dietro lo striscione “Giù le mani dal prosecco”. “C’è il rischio che l’ennesima eccellenza italiana venga travolta dai furbi e dai falsificatori”, ha detto dando il via all’iniziativa, Luca Ciriani, presidente del gruppo di Fdi. Riferendosi al via libera al Prosek in Croazia. A prendere la parola poi Luca De Carlo, che già in Aula era intervenuto: “Proprio mentre eravamo in seduta – ha ricordato il responsabile agricoltura del partito – la Croazia ha presentato la richiesta per il suo Prosek”.

Fratelli d’Italia difende il Prosecco italiano

“Una forza patriottica come la nostra deve riconoscere nei prodotti tipici e locali una forza del nostro territorio. Dobbiamo dire no a questo tentativo di erodere fette di mercato al nostro Paese. Il prosecco vale 2 miliardi, di cui uno legato all’export. Ma il nostro governo si dimostra forte con i deboli, chiedendo quattro fiducie e debole in Europa”. Dello stesso avviso l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner. “Contro la menzione speciale del Prosek vinceremo solo se agiamo da squadra. Per questo stiamo già lavorando con i Consorzi di tutela del Prosecco. Affinché, accanto al lavoro dell’avvocatura regionale, si attivino per mettere in campo tutti gli strumenti per fare opposizione a un riconoscimento che distingue un prodotto unico al mondo, che è sinonimo di storia e identità Veneta”.

Anche la regione Veneto solidale con l’iniziativa

La questione è in riferimento alla richiesta di riconoscimento da parte della Croazia di una menzione che ricalca quella di un vino unico nel suo genere. Riconosciuto anche come una delle eccellenze del Made in Italy. Da oggi, infatti, con l’arrivo in Gazzetta della domanda di protezione della menzione tradizionale “Prosek”, “tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un’obiezione motivata. Che poi la Commissione analizzerà prima di adottare una decisione finale”. “Per questo, dalle Colline del Prosecco, passando per Roma e Bruxelles, assieme ai nostri parlamentari siamo pronti a dare battaglia a questa iniziativa. Che, oltre ad essere scandalosa, rischia anche di creare dei precedenti. Sarà una opposizione dura, che deve coinvolgere tutti”.