Giù le mani per sempre dalle croci sulle vette: arriva la proposta di legge di Fratelli d’Italia

croci sulle vette

Giù le mani dalle croci di vetta: lo chiede Fratelli d’Italia con una proposta di legge depositata a Montecitorio. Nei giorni scorsi ha scatenato non poche polemiche l’uscita dello scrittore Marco Albino Ferrari, direttore editoriale e responsabile delle attività culturali del Cai (Club alpino italiano), sull’opportunità di non erigere nuove croci sulla cima delle montagne del Belpaese. Parole dalle quali il presidente generale del Cai, Antonio Montani, ha preso le distanze bollandole come “opinioni personali”. E nonostante il chiarimento dello stesso Ferrari, che rimarcavadi non aver mai chiesto la rimozione delle croci, ben tre ministri del governo Meloni (Tajani, Salvini e Santanché) si schierano a difesa dei crocifissi che svettano sulle alture: “Dovete passare sul mio corpo per togliere anche solo un crocifisso da una vetta alpina”, ha detto Salvini.

Evitare altre sortite ideologiche in futuro

Ma per Fdi occorre fare di più. Per questo ha presentato alla Camera una pdl – a firma del deputato Antonio Baldelli – che ha obiettivo la “modifica all’articolo 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, al fine di tutelare le croci di vetta e di crinale”. Grazie alla proposta di legge di Fratelli d’Italia le croci montane saranno soggette a vincolo di tutela in quanto beni di “notevole interesse pubblico”. Le croci, si legge nel testo visionato dall’Adnkronos, sono diventate “parte integrante del paesaggio montano e anzi lo caratterizzano, spesso ne rappresentano una peculiarità e ne ricordano la storia. Esse sono espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio”. “Si pensi, solo ad esempio”, ricorda l’onorevole Baldelli nella proposta, “alla croce del Monte Cervino, diventata un’icona per l’alpinismo mondiale”.

Le croci di vetta valori culturali del paesaggio italiano

Il firmatario della pdl ricorda la foto aerea scattata il 22 febbraio 1965 da Hermann Geiger (aviatore svizzero) a Walter Bonatti (alpinista, esploratore, giornalista e scrittore) nel momento in cui raggiunse la vetta del Cervino dopo aver scalato la parete Nord, d’inverno, in solitaria e attraverso una nuova via. “Per me quella croce raffigurò un amico, un essere umano, l’abbracciai come se avesse un’anima”, scrisse l’alpinista nel suo diario. “Nella tutela delle croci montane”, la proposta di Fdi “ratifica ed esalta il valore culturale del paesaggio italiano, composto dal rapporto millenario fra uomo e natura che ha disegnato il territorio con una stratificazione di simboli e valori”, si legge ancora nel testo.