Giubileo, record dei ‘cantieri eterni’ a Roma: 149 opere su 323 completate, Gualtieri in posa col casco mentre i romani restano impantanati nei lavori

Roberto Gualtieri

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Il Giubileo è cominciato da sette mesi, ma i lavori arrancano. E mentre i romani fanno i conti con cantieri infiniti, disagi quotidiani e alberi piantati da poco ma già secchi, il Comune (e la PA) resta serenamente immune da ritardi, penali e rimproveri. Tanto a pagare, ancora una volta, sono solo i cittadini.

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Sette mesi dopo l’apertura della Porta Santa: cantieri eterni, opere fantasma

Altro che conto alla rovescia: il Giubileo 2025 è iniziato il 24 dicembre scorso, e siamo ormai al 17 luglio, ben oltre la metà del percorso. Eppure la situazione dei cantieri non solo non è migliorata, ma in alcuni casi è addirittura peggiorata. Secondo l’Osservatorio sui cantieri della Capitale, su 323 opere programmate per l’Anno Santo, solo 149 risultano terminate o “parzialmente concluse” (ma diciamolo: il termine è più ottimistico che realistico). Siamo fermi al 46% del totale.

E il resto? 111 cantieri ancora aperti, 61 mai nemmeno iniziati, e tantissimi interventi privi di una data ufficiale. In compenso ci sono reti arancionistrade deviatemarciapiedi diveltialberi rinsecchiti per mancanza d’acqua e – ovviamente – zero responsabilità per chi doveva vigilare.

L’epopea delle Vele di Calatrava: il simbolo del ritardo made in Roma

Uno dei casi più eclatanti è quello delle Vele di Calatrava a Tor Vergata, scelte come sede della Giornata Mondiale della Gioventù a fine luglio. Si prevede l’arrivo di oltre un milione e mezzo di persone, ma il cantiere è ancora ben lontano dall’essere completato. C’è il nuovo ponte – inaugurato con il consueto sorriso smagliante del sindaco Gualtieri, armato di casco e smartphone – ma mancano ancora le strutture d’accoglienza, gli accessi carrabili, quelli pedonali: il cantiere, con i “conti della serva”, ha accumulato un ritardo di almeno tre mesi. E i pellegrini? Si arrangino. Magari con qualche scorciatoia suggerita da Google Maps.

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Oltre al Giubileo, ci sono i progetti PNRR – Caput Mundi, con oltre 1 miliardo di euro stanziati. Ma anche in quel caso, la voce dominante è “ci stiamo lavorando”. Sul sito del Comune di Roma, gli interventi a carico diretto di Roma Capitale sono 275. Di questi, ne risultano effettivamente conclusi solo 15. E molti – tantissimi – hanno la fine lavori fissata al 2026, se non oltre. Quando cioè il Giubileo sarà già archiviato da mesi, insieme a fedeli, turisti e… la pazienza dei residenti.

Tanto rumore (e cantieri) per nulla? Ma niente penali per la PA

Se a un cittadino qualunque capita di pagare in ritardo una multa, fioccano more e richieste. Se un’impresa privata non finisce in tempo un lavoro, scattano le penali. Ma se la Pubblica Amministrazione non rispetta le scadenze, non succede nulla. Zero sanzioni. Zero responsabilità. Zero scuse. E soprattutto zero vergogna.

È l’ennesima dimostrazione di quella asimmetria profonda tra cittadini e Istituzioni, dove l’obbligo vale solo in una direzione. E l’abitudine all’ingiustizia, alla fine, diventa rassegnazione.

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E Gualtieri? Sempre in posa, sempre ottimista

In tutto questo, c’è un altro protagonista, silenzioso ma non troppo: il profilo Instagram del sindaco Roberto Gualtieri, fresco di gloria anche su alcuni quotidiani tedeschi, dove viene descritto come “un boomer simpatico con l’elmetto”, eternamente presente nei cantieri, gilet fosforescente addosso e indice puntato. D’altronde, il sindaco/commissario straordinario per il Giubileo non ha mai rinunciato al suo ruolo di influencer da scavo urbano. Ed è pronto a ricandidarsi. Per il bene di Roma, dice lui. Bisogna capire cosa dicono i romani…

Peccato che la realtà fuori dai filtri sia ben diversa: i cantieri rallentanoi ritardi si accumulanoi disagi aumentano. Ma finché ci sono reeldroni, e musica di sottofondo, tutto sembra andare per il verso giusto. Almeno sui social.

Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri – www.7colli.it