Il problema della politica non è se Conte ha uno sfidante …

Conte sfidante

Questa roba pappagallesca di Conte leader senza sfidante mi sta venendo davvero a noia. Non è certo il mio leader, ma come si fa a sostenere una tesi che vorrebbe delegittimarlo per mancanza di avversari…

E’ vero che alle “elezioni” per via informatica nei Cinque stelle Conte ha corso da solo, senza sfidante. Ma non è un problema suo l’assenza di competitori. Semmai, è un problema della democrazia italiana.

Conte senza sfidante. Come tutti gli altri

Ormai i partiti – tutti i partiti – sono un simulacro di quelli antichi, dove lo scontro c’era e si rivendicava, persino con le vituperate correnti. C’erano pure nel Msi, per dire.

Oggi ci sono i capi con i loro vassalli. E basta.

Conte non è l’unico leader senza sfidante. Giorgia Meloni guida Fratelli d’Italia senza aver avuto competizione interna. E non solo lei.

Enrico Letta è arrivato al vertice del Pd – il partito delle primarie – col consenso solitario arrivatogli dall’apparato del partito. Niente gazebo, per carità.

Matteo Salvini, nella Lega, verserà pure in qualche difficoltà per sondaggi non favorevoli, ma a parte la Fava e la rava non c’è nessuno che gli si contrapponga. Di Silvio Berlusconi in Forza Italia sarebbe eresia prevedere una bozza di leadership alternativa.

E l’anno prossimo che farà il Centrodestra?

Lo stesso vale per tutti gli altri partiti e partitini. Basti pensare ad Azione di Carlo Calenda e a Italia Viva di Matteo Renzi. Ognuno ha il suo partito ed edifica il proprio comando a prova di congresso.

Quindi Conte è in buona compagnia. Il tema dovrebbe essere semmai un altro: come conciliare posizioni diametralmente opposte all’interno della stessa coalizione di governo. Conte e Renzi non si parlano, probabilmente. Se ne dicono di tutti i colori, eppure stanno appresso a Mario Draghi. Per non dire di Lega e Pd.

Il problema, per ora, non ce l’ha il Centrodestra, apparentemente unito. Ma se davvero l’anno prossimo dovessero andare al governo, sono sicuri Berlusconi, Salvini e la Meloni di non farsi male da soli? Altro che leadership solitarie nei partiti. I partiti ormai sono luoghi per pochi. E se continuano così in pochi rimarranno, sondaggi o no.