Giustizia all’italiana, un albanese stabilisce il record a Rimini: arrestato 2 volte in 7 ore

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Un albanese a Rimini ha stabilito nella notte tra mercoledì e giovedì il nuovo record per quanto riguarda la giustizia in Italia. Arrestato alle 9 di sera, messo agli arresti domiciliari. È finito in manette appena 7 ore dopo e trattenuto stavolta in Questura, in attesa del rito direttissimo.

Ecco la ricostruzione dei fatti così come riferito dal comunicato della Questura. Il personale della Polizia di Stato di Rimini ha arrestato un giovane albanese per il reato di Resistenza e lesioni personali a Pubblico Ufficiale, Danneggiamento Aggravato ed Evasione. Nello specifico, alle ore 21.20 il Reparto Prevenzione Crimine della Lombardia aggregato alla Questura di Rimini è intervenuta in Piazza Cesare Battisti per sedare una lite tra due uomini, in quanto la fidanzata di uno dei due era stata importunata verbalmente.

L’albanese di Rimini è un campione di come funziona la giustizia in Italia

Il fidanzato della ragazza appariva sin da subito molto agitato sia nei confronti dell’altro soggetto che nei confronti degli agenti, i quali hanno dovuto procedere con molta fatica vista la resistenza messa in atto dal giovane oltre al fatto che mentre lo bloccavano ricevevano delle gomitate per questo veniva accompagnato in Questura per gli ulteriori accertamenti e poiché molto agitato nel tragitto danneggiava anche l’auto di servizio.

Il giovane in virtù dei fatti accaduti veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua residenza a Bellaria in attesa del rito direttissimo della giornata odierna. L’uomo, però, noncurante dell’obbligo impostogli, nelle prime ore della mattina dell’8 settembre, precisamente alle ore 4.01, camminava tranquillamente in Viale Regina Elena direzione Riccione, a diversi chilometri dalla propria abitazione. Una Volante della Polizia di Stato durante il servizio di perlustrazione lo notava e lo riconosceva nella persona che poche ore prima era stato accompagnato presso la propria residenza con l’obbligo di permanerci. Veniva quindi nuovamente arrestato e trattenuto in Questura in attesa del rito direttissimo.