Gli ambulanti italiani sono alla fame. E assediano via dei Cerchi

Gli ambulanti sono letteralmente alla fame. E non parliamo di qualcuno sbarcato da poco da qualche carretta del mare. Magari in quarantena perché affetto da coronavirus. O mandato dalla criminalità organizzata su qualche marciapiede di una qualunque città italiana. A chiedere l’elemosina facendo finta di vendere ombrellini o calzini. È bene dirlo subito perché la gente sul termine ambulante fa un po’ di confusione. Infatti esistono migliaia di Italiani che da decenni esercitano legalmente questa forma di commercio su strada. Che pagano le tasse e rispettano gli accordi con i comuni e le amministrazioni. Sono i titolari delle cosiddette licenze rotazionali. Che possono sostare in alcuni giorni della settimana su piazzole appositamente dedicate. O anche sui marciapiedi più larghi, quando gli ingombri lo permettono. Sono le classiche bancarelle di generi noni alimentari, per lo più dedicate al vestiario ai giochi e alla piccola elettronica. Dalle quali tutti noi abbiamo almeno ogni tanto acquistato qualcosa. Ora però l’amministrazione Raggi sembra aver dichiarato guerra a questi lavoratori. Cacciandoli via dai posti più redditizi. Per sbatterli in qualche via deserta di periferia dove non passa nessuno. Il motivo sarebbe quello di evitare assembramenti a causa del covid. E di ridare decoro alle vie principali. Ma in realtà sembra più una vendetta politica. Contro una categoria di uomini liberi e orgogliosi. E dunque difficili da controllare.

Ci cacciano dalle zone commerciali. Quando saremo alla fame che succederà? Gli ambulanti regolari assediano il Campidoglio 

Ci cacciano da tutte le zone commerciali. Con la scusa del covid e del decoro. Ma noi siamo centinaia di padri di famiglia italiani. Tutti regolari, paghiamo le tasse e rispettiamo le regole. Ma l’assessore al commercio Coia e la sindaca Raggi non ci possono vedere. Dobbiamo abbandonare le vie e le piazza centrali della città. Eppure da decenni abbiamo le autorizzazioni per stare in questi posti. Ci sembra una follia far perdere il lavoro alla gente in questo momento. Che senso ha tutto questo? Ecco la domanda che si pongono i circa 200 ambulanti che si sono riuniti per una protesta clamorosa sotto l’assessorato al commercio in via dei Cerchi. Tra di loro anche Mauro Ferri, consigliere della Lega in municipio 14 e ambulante da sempre. È uno schifo, denuncia Ferri. Io non amo i toni troppo accesi, ma ora ci devono ricevere. Vogliamo risposte perché siamo disperati. E questa vicenda rischia di finire male.

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Raggi vergogna, più tavolini ai ristoranti ma per noi ambulanti si vuole la morte

Circa 200 ambulanti regolari e Italiani hanno manifestato rumorosamente l’altro giorno a via dei Cerchi. Al grido di Raggi vergogna. Proprio sotto l’assessorato al commercio di Roma capitale. Ci hanno cacciato anche da via Casilina e da Circonvallazione Cornelia,  hanno dichiarato alla stampa. Oltre che dalle piazze e dalle zone più centrali. Non ci vogliono più far lavorare. Ma noi abbiamo il diritto di vivere onestamente e dignitosamente. Come abbiamo sempre fatto. Ora vogliamo essere ricevuti dalla sindaca Raggi. Purché le nostre licenze sono regolari. E abbiamo pagato anche la Cosap, che ci è arrivata puntuale. Altro che la sospensione annunciata dal comune. Non meritiamo questo trattamento e non capiamo perché in Campidoglio non ci possono vedere. Ma lotteremo per i nostri diritti e per garantire un futuro alle nostre famiglie con tutte le forze che abbiamo. Fino alla fine.
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