Gli Houthi condannano 13 persone a morte per omosessualità: ecco chi ci attacca

yemen houthi

Tredici persone sono state condannate per omosessualità all’esecuzione in pubblico da un tribunale gestito dagli Houthi, gruppo appoggiato dall’Iran che controlla ampie zone dello Yemen tra cui la capitale Sana’a. Lo riferiscono i media arabi, precisando che la sentenza emessa a Ibb, una provincia sotto il controllo del gruppo da dove partono alcuni degli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso. “Gli Houthi stanno intensificando i loro abusi in patria mentre il mondo guarda i loro attacchi nel Mar Rosso”, commenta la ricercatrice yemenita di Human Rights Watch (Hrw), Niku Jafarnia, precisando che altre 35 persone già arrestate dai ribelli con accuse analoghe.

Tenuti in prigione ragazzi anche di 13 anni

Secondo un rapporto del 2022 dell’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, gli Houthi hanno una storia di più persone condannate a morte di quante ne eseguano effettivamente. Dal 2014, su 350 condanne a morte emesse dai ribelli, solo 11 hanno portato all’esecuzione. Un rapporto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2023 ha riferito che “gli Houthi tengono in prigione giovani di appena 13 anni”, alcuni dei quali “sono accusati di ‘atti indecenti’ per il loro presunto orientamento omosessuale”.

Altri raid Usa sullo Yemen

Tre missili antinave distrutti in due raid condotti dalle forze del Comando centrale militare Usa (Centcom) su aree dello Yemen sotto il controllo degli Houthi. Secondo quanto spiegato in una nota dallo stesso Centcom, nel primo raid colpiti due missili da crociera pronti al lancio contro le navi nel Mar Rosso. Successivamente distrutto un terzo missile sempre pronto al lancio. I tre vettori  ritenuti dalle forze americane “una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione. Queste azioni – si chiude la nota – proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili”.