Gli operatori della telefonia rincarano pesantemente le tariffe; basta, intervenga il governo

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”I consumatori italiani andranno incontro a partire da gennaio a una stangata telefonica da +770 milioni di euro all’anno, con le tariffe per i servizi di rete fissa, mobile e internet che, nel 2024, subiranno sensibili rincari”. Lo denuncia Assoutenti, che parla di una nuova mazzata per le tasche dei cittadini. Analizzando le comunicazioni degli operatori telefonici circa le prossime variazioni delle condizioni contrattuali, si scopre che a partire dall’1 gennaio e nel corso di tutto il 2024 i consumatori andranno incontro a continui rialzi delle tariffe – dice Assoutenti –.

Gli aumenti di Tim e Vodafone

Nello specifico: Tim: A partire dal 1° gennaio 2024 il costo mensile per avere la copia della fattura in forma cartacea, ove previsto contrattualmente per i clienti Internet di rete fissa, passerà da 3,90€ a 4,95€, Iva inclusa. A partire dal primo addebito successivo al 26 novembre 2023 il costo mensile di alcune offerte della gamma Timvision aumenterà di un importo compreso tra 0,99€ e 4,99€ (IVA inclusa), in funzione della specifica offerta sottoscritta dal cliente. Vodafone: per alcune offerte dal rinnovo successivo al 13/01/2024 il costo dell’offerta aumenta di 1,99 euro al mese. Per i clienti business sarebbero inoltre previsti “aumenti programmati” fino al 10% a 12 o 24 mesi dalla sottoscrizione del nuovo contratto.

La “carica” degli operatori di telefonia contro i consumatori

Fastweb: a partire dal 01 gennaio 2024 per alcuni clienti di rete fissa il costo mensile dell’offerta aumenterà di un importo incluso tra 0,01 euro/mese e 4,49 euro/mese. Windtre: a partire dal 1° gennaio 2024 il costo del servizio di alcune offerte di rete fissa Windtre sarà incrementato di 2 euro al mese (+IVA per Clienti con partita Iva). A partire dal 1° marzo 2024 il costo del servizio di alcune offerte di rete fissa Windtre sarà incrementato di 2 euro al mese. Postemobile: per l’offerta “Casa Web” a partire dal 1 Gennaio 2024 si renderà necessario un adeguamento del canone mensile al costo di 22,90 euro dagli attuali 19,90 euro, con conseguente aumento di 3 euro al mese.

Non solo: si aggiungeranno poi gli adeguamenti legati all’inflazione

A tali rincari già programmati e comunicati dalle società telefoniche, si aggiungeranno poi gli adeguamenti legati all’inflazione, così come previsto dalle nuove norme approvate dall’Agcom – spiega Assoutenti -. Ad esempio per Tim il canone mensile di alcune offerte di rete fissa sarà incrementato a partire dal 1° aprile 2024 in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’Istat, maggiorato di un coefficiente pari al 3,5%. WindTre invece ha previsto la facoltà di aumentare entro il primo trimestre dell’anno le tariffe per un importo percentuale pari alla variazione dell’indice Foi rilevato dall’Istat, stabilendo un rincaro minimo del +5%.

L’ombra di un “caretllo” delle compagnie

“Solo per gli incrementi già comunicati dai gestori la maggiore spesa potrà raggiungere i +60 euro annui a utenza, a seconda dell’offerta sottoscritta – afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso –. A tali rincari andranno poi aggiunti gli adeguamenti tariffari legati all’inflazione, per un importo compreso tra i +27 e i +30 euro annui a famiglia, pari ad una stangata che potrebbe raggiungere nel 2024 la cifra complessiva di 770 milioni di euro”. A questo punto necessita l’intervneto del governo, perché le compagnie stanno agendo in condizione di oligopolio.