Global Sumud Flotilla, ecco perchè partecipare alla manifestazione di sabato 6 settembre

corteo palestina

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Global Sumud Flotilla, ci siamo! Domani partirà la prima fase alla volta di Gaza con un solo obbiettivo: rompere il blocco navale alla via di accesso dal mare imposto da Israele.

Navi da tutto il mondo

Le navi della Flotilla, partiranno da Genova, dalla Sicilia e da Barcellona con la presenza di 44 delegazioni da Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Danimarca, ma anche Thailandia, Malesia, Bangladesh, Sri Lanka, Turchia, Australia, Nuova Zelanda, Quwait, per portare i beni di prima necessità alla popolazione che da mesi è affamata e stremata dai bombardamenti. Il 4 settembre prenderà il via la seconda fase con le partenze dalla Tunisia e dal Maghreb.

Una missione umanitaria

È la flotta mondiale della resilienza, così si potrebbe tradurre il nome di questa missione umanitaria, che già altre volte si è tentato di mettere in atto, ma i tentativi sono stati fermati al largo delle coste del medio oriente.

E’ una missione estramamente pericolosa”, fanno sapere gli organizzatori, ricordando che già altre volte la marina militare israeliana non ha esitato ad usare la forza per allontanare le navi.

Tutti possono fare la differenza

In questo senso è fondamentale e utile l’intervento di ogni cittadini, ogni persona. Come? Informandosi. Se tutti sanno che la Global Sumud Flotilla è una flotta civile e non violenta che ha solo l’obbiettivo di consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza sfollata e stremata dalla fame, chi si trova su quelle navi diventerà “intoccabile”. Se tutti rimarranno informati sulla missione nessuno potrà fare del male alle persone a bordo della nave.

“Il popolo palestinese non ha bisogno di essere salvato. Può salvarsi da solo. Noi stiamo solo ascoltando ciò che chiede, e ciò che chiede è che i suoi diritti vengano rispettati: il diritto a vivere, il diritto a nutrirsi, il diritto a muoversi, il diritto a essere libero, il diritto a essere libero con dignità”, dice il manifesto del movimento mondiale. Una missione che “non è soltanto umanitaria, ma fondamentalmente morale: chiede la fine dell’assedio, delle tattiche di fame forzata, della disumanizzazione sistematica dei palestinesi e del genocidio. Gli organizzatori hanno condannato la complicità dei governi occidentali e arabi, invitando le persone ovunque a chiedere giustizia e responsabilità”.

Il 6 settembre in piazza

Per questo la tua presenza il 6 settembre in piazza può dare un segnale importante di partecipazione e soprattutto di consapevolezza. Sono tantissime le iniziative organizzate nelle grandi piazze italiane a favore della missione. In tantissimi hanno già confermato la propria presenza in piazza del Campidoglio a Roma il 6 settembre alle ore 18.

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