L’Italia di Draghi tra mazzette, giustizia malata e crisi di valori

Italia Draghi

Ma che Italia è quella che dovrà governare Draghi? Una Nazione addormentata dalla crisi di valori innanzitutto, e certo non basterà la cura dell’ex governatore a rianimarli. Eppure, c’è da sperare che aldilà dei ruoli distinti tra maggioranza e opposizione, a destra ci si preoccupi di parlare soprattutto a una società che ne sta vedendo troppe. E senza reagire.

Un mio amico di una vita, Angelo Macaro, l’ha ben descritta proprio su facebook. I social, quando non vengono usati per le contumelie, sono utili alla riflessione. E una trasmissione popolare come Non è l’Arena di Massimo Giletti, in una puntata unica, ha centrato i mali di cui soffre la Patria nostra.

L’Italia che trova Draghi

I conti con chi ha preteso di lucrare sulla mascherine durante la pandemia. E il silenzio di chi avrebbe dovuto vigilare e invece ha assistito allo sperpero finalizzato alle mazzette.

Poi, il disgusto su quello che accade nella magistratura, e i pesci in faccia tra Luigi De Magistris e Clemente Mastella; sullo sfondo l’uomo del sistema, Luca Palamara, che ora fa il pentito e racconta quello che sa (tutto?). Un brutto racconto dell’Italia della giustizia, che dovrebbe essere amministrata in nome del popolo e troppo spesso invece le sentenze sembrano su commissione. Auspicando che quanto è stato detto sull’ex presidente Giorgio Napolitano non sia vero perché sarebbe da brivido (anche se qualche dubbio posso nutrirlo anche io).

Infine, il vomito provocato dalle vicende turpi di Alberto Genovese, con quelle troppe ragazze gettate in mezzo a storie di sesso, soldi e droga. Che cosa sono i valori se poi la vita “normale” non conta più nulla, a partire dai sacrifici per crescere e non certo per qualche ora di impazzimento su un letto?

Nazione ridotta male

Si forma un governo, ma la Nazione è ridotta davvero male, è la morale che ne fa il mio amico Angelo. Ecco, ci vorrebbe una politica capace di scatti morali, in grado di dire basta ai disonesti che speculano sul virus, ad una magistratura politicizzata spesso per il proprio tornaconto, a ragazzi in preda alla dissoluzione.

Ci pensi chi si impegnerà al governo. Lo faccia anche chi si misurerà dall’opposizione. Nel 2023 questa società ve la ritroverete tutti davanti e bisognerà finalmente rispondere.