Grande Giletti, sceriffo contro i portoghesi sull’Atac

Massimo GIletti

Applausi veri a Massimo Giletti, con il suo bell’esempio civico. A Roma c’è chi non capisce che il biglietto sull’autobus va pagato e pensa di fare come gli pare se gli si chiede di esibirlo. Ma stavolta ha trovato il coraggio del conduttore di Non è l’Arena e non l’ha fatta franca.

Una addetta dell’Atac è stata aggredita a pugni in faccia sotto gli occhi increduli del presentatore che, trovandosi di fronte alla scena, è intervenuto immediatamente in suo soccorso.

Pugni in faccia

Massimo Giletti si trovava con il suo motorino accanto al Tram quando ha visto la scena prestando immediatamente soccorso alla donna.

L’imboscata ai danni del controllore è avvenuta in tarda mattinata, in piazza Apollodoro, al Flaminio. Il mezzo Atac era della linea 2. La passeggera che non aveva fatto il biglietto è andata su tutte le furie alla richiesta di esibirlo e si è scatenata contro altre donne, incaricate appunto della verifica di chi paga e chi no.

L’intervento di Giletti

Da quelle parti transitava in motorino Massimo Giletti che ha raccontato a Il Messaggero la sua avventura.«Ero fermo al semaforo e ho visto tutta la scena: una ragazza che menava fendenti a destra e a manca, sbraitava e si dimenava. Un gruppo di controllori cercava di contenerla, l’ha rincorsa fuori dal mezzo. Un’altra controllora è scesa subito dopo dal tram, si è accasciata a terra. Impressionante. Sono rimasto con lei, aspettando l’ambulanza. Per venti minuti, mentre la donna tremava».

E proprio lui ha chiamato i carabinieri.

La denuncia di De Francesco

Le statistiche sono increduli.  Nel solo 2019 si sono registrati oltre 200 episodi tra risse e agguati, in 63 casi le vittime erano dipendenti Atac. I sindacati naturalmente si dicono preoccupati: «In Atac c’è un problema serio di sicurezza – denuncia Claudio De Francesco, leader della Faisa Sicel – l’aggressione di questa mattina a una verificatrice che stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro è emblematica. Ringraziamo Massimo Giletti per il suo intervento e per essersi messo a disposizione anche come testimone. Ora il tema va affrontato nelle sedi opportune, non c’è più tempo da perdere».