Graziella Viviano, mia figlia non è morta invano. La battaglia della mamma di Elena Aubry per la sicurezza stradale

Qualcosa finalmente si muove. E se sarà così, posso dire che mia figlia non è morta invano. Queste sono state le prime parole di Graziella Viviano. La mamma di Elena Aubry, la ragazza 26 enne che esattamente tre anni fa perse la vita sulla via Ostiense. Cadendo dentro una buca mentre stava transitando su quel tratto di strada con la sua moto. Elena era una motociclista esperta e prudente, ma nonostante questo la voragine stradale è stata inevitabile. Ecco perché adesso sul registro degli indagati della Procura figurano ben otto persone. Dal direttore dell’Ufficio tecnico del Municipio ai responsabili della manutenzione del Simu (servizio per la manutenzione urbana ndr). Certamente tutto questo non restituirà la vita alla ragazza rimasta vittima di quello schianto mortale. Ma almeno potrà contribuire a fare giustizia. E se qualcuno ha sbagliato od omesso di vigilare e manutenere la carreggiata, alla fine dovrà pagare. Anche come monito, perché tragedie come queste non son si debbano più ripresentare in futuro.

Luca, morto a 20 anni per le buche. La Procura indaga chi fece la manutenzione stradale

Mamma Graziella e la sua battaglia per la sicurezza stradale in ricordo di Elena

“Finalmente si muove qualcosa di serio è importante sul tema della mancanza di manutenzione delle strade – ha dichiarato la Viviano a Roma Today. Tutto ciò che è stato fatto dopo la morte di Elena, tutto ciò che ho mosso fuori e dentro, partecipando nuche a un tavolo ministeriale, è servito. Almeno a sollecitare una nuova sensibilità in materia. Certo, doveva motore Elena perché  tutto ciò succedesse”. E il caso di Elena è stato uno spartiacque, un punto a capo come lo ha definito la madre. Che ha voluto anche ringraziare la Magistratura.

”Io ho avuto la fortuna di avere un grande Magistrato – ha concluso la Viviano. Che ha capito l’assurda ingiustizia di quello che era successo.Tutti gli accertamenti hanno dimostrato che a far cadere mia figlia è stata quella buca. Frutto dell’incirca e della negligenza. Dimostrazione ne e’ il fatto che dopo 15 giorni sono cadute altre 2 persone su quel tratto di strada. La vicenda di Elena è stata così emblematica, ha scosso così tanto le persone da dover dire ‘ora basta’”.

https://www.romatoday.it/cronaca/elena-aubry-mamma-intervista.html