Green pass, ancora proteste dalle mense e dalla ristorazione collettiva: il governo chiarisca

green pass nelle mense

”Consideriamo il green pass lo strumento principe per assicurare e garantire la sicurezza dei lavoratori e alle aziende per un ritorno alla normalità tanto auspicato. Allo stesso tempo riteniamo che servono norme chiare che permettano al mondo delle mense aziendali e della ristorazione collettiva, di lavorare in serenità nel rispetto delle regole”. È quanto affermano Le organizzazioni datoriali – Agci Servizi, Anir Confindustria, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi. ”È ancora necessario ribadire che le mense fanno parte di quella ristorazione che è fornita alla collettività. Ossia un servizio erogato con fini e modalità differenti da quello della ristorazione tradizionale o commerciale. Motivo per cui è impensabile adottare verifiche e controlli del certificato verde allo stesso modo”, continua la nota.

Le responsabilità dei controlli non può essere attribuita alle imprese

”Questo settore svolge la propria attività presso aziende, enti e istituzioni terze, che sono i titolari delle strutture e i datori di lavoro di coloro che fruiscono del nostro servizio. Pertanto la responsabilità dei controlli non può essere imputata alla nostre imprese in quanto è un servizio aggiuntivo”. ”In questi giorni stiamo assistendo a situazioni al limite della ragionevolezza dove ai gestori del servizio mense si sta chiedendo di effettuare controlli agli accessi delle mense oltre la propria mansione e responsabilità. Per giunta con il paradosso che tale richiesta viene avanzata anche da enti ed istituzioni pubbliche.

Green pass, il governo si sbrighi a definire la questione

Nonostante le richieste ad oggi non abbiamo avuto una norma specifica e chiara, che non può essere sostituita da una Faq delle Presidenza del Consiglio. Motivo per cui chiediamo con urgenza un incontro con il governo affinché questa situazione giunga presto a definizione”, prosegue la nota. ”Siamo molto preoccupati poiché a breve riapriranno tutte le grandi aziende e soprattutto la scuola. Una forte richiesta che oggi vede, sempre più, unirsi tutta la rappresentanza del settore, già fortemente colpito dalla crisi pandemica e ancora in grande difficoltà”, concludono.