Green pass e quarantene, ecco le nuove regole

Da ieri lunedì 21 giugno sono in vigore le nuove regole per il green pass e le quarantene. Sperando davvero che per i primi di agosto il contagio possa essere sostanzialmente azzerato a Roma e nel Lazio, come adesso iniziano a dichiarare anche le istituzioni competenti. Intanto però resta ancora l’obbligo della mascherina all’aperto, mentre le attività sono sostanzialmente tutte riaperte. Resta però in sofferenza il mondo del cinema a e del teatro, mentre per matrimoni, feste ed eventi serve il tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti. O il famoso green pass. indispensabile anche per muoversi tra regioni di diverso colore. O per i viaggi all’estero. Ed è proprio questo ‘semaforo verde’ che crea ancora confusione. Perché su quando e come ottenerlo, le regole non sono chiarissime. E ancora si stanno elaborando i codici  per i cittadini vaccinati a dicembre. Anche se dal ministero della Salute assicurano che si procederà a un ritmo di 5 milioni di invii al giorno, a partire dal 28 giugno. Per  terminare in fretta la procedura. Prima della fatidica data del 1 luglio. Quando entrerà in vigore il green pass europeo. Al quale quello italiano dovrebbe essere allineato.

Pass vaccinale, l’allarme di medici e Regione. ‘Decreto scritto con i piedi’

Come e quando richiedere il green pass

Ma in sostanza, chi può richiedere il green pass dal 28 giugno? Tutti i soggetti vaccinati con due dosi di Pfizer, Moderna o Astra Zeneca. O con l’unica dose di Johnson&Johnson. Ma anche chi abbia avuto solo la prima dose dei primi tre vaccini. In questo caso però, non prima di 15 giorni dall’iniezione. E fino alla data fissata per la somministrazione della seconda dose. Ovviamente, anche chi ha avuto il covid ha diritto al pass. Ma in questo caso serve una certificazione che dovrà essere rilasciata dal medico di base. O dalla struttura competente che ha accertato la guarigione. Al proposito, i problemi non sono pochi. Perché molti medici di famiglia si rifiutano di rilasciare il certificato. Anche perché non è chiaro cosa dovrebbero attestare. Inoltre, dovrà essere predisposta un’apposita ‘finestra’ sui siti dai quali sarà possibile scaricare il pass vaccinale. Con la possibilità di inserire anche gli estremi della certificazione. Da ultimo, è sempre possibile muoversi e recarsi a faste o ad eventi con un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti.

I siti da consultare

Le opzioni digitali da utilizzare sono quattro. Per tre di esse si aspetta di ricevere il codice relativo alla propria condizione di vaccinato (dal ministero della Salute) guarito (dal medico o dalla struttura che l’ha accertato) o negativo al test (dal laboratorio). Quindi ci si collega, alternativamente, alla piattaforma www.dgc.gov.it e si inserisce il numero di tessera sanitaria e il codice. O al sito dei fascicoli sanitari regionali (da noi Salute Lazio); all’app Immuni (sempre inserendo il codice unico). Oppure si può scaricare direttamente la certificazione dall’app Io, della quale occorre scaricare la versione aggiornata. Il certificato arriverà direttamente con un messaggio di notifica dell’app. Un’opzione ulteriore è destinata a chi non sappia usare pc o smartphone. Può rivolgersi al proprio medico di base, pediatra di libera scelta o farmacista, portando con sé codice fiscale e tessera sanitaria. I sindacati dei medici, però, protestano. Perché questa operazione sottrarrebbe tempo prezioso alle cure dei pazienti.

Le quarantene

In vigore da ieri, anche negli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino gestiti da Adr, le nuove regole per l’ingresso in Italia dai paesi dell’Unione Europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone. Dai quali si può entrare liberamente con i requisiti del certificato verde. Divieto di ingresso, invece, da India, Bangladesh e Sri Lanka. E quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone per chi proviene dalla Gran Bretagna(Fiumicino e Ciampino sono dotati di apposite aree allestite da Adr in coordinamento con il Ministero della Salute e la Regione Lazio per la somministrazione del test Covid-19). Così prevede la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Che pone, di fatto, misure più restrittive per i Paesi maggiormente colpiti dalla variante Delta. Più facile, invece, raggiungere l’Italia dall’Europa e dai rimanenti Paesi extra Ue. Compresi Giappone, Stati Uniti e Canada. Il green pass prevede infatti di essere vaccinati con un farmaco approvato da Ema e Aifa (Pfizer, Astrazeneca, Moderna o Johnson&Johnson). Oppure di risultare negativi a tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore antecedenti al viaggio, o di essere guariti dal Covid negli ultimi 180 giorni.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_giugno_01/roma-covid-cosa-possiamo-fare-oggi-bar-ristoranti-feste-riaperture-appuntamenti-c119d662-c22d-11eb-97d8-c46abd749374.shtml