Green pass, obbligo di vaccinazione: e la Costituzione dov’è?

Green pass

Ma che cosa ha di costituzionale il green pass che si vorrebbe imporre persino nei ristorante e ovunque si vada per un evento o semplicemente per stare un po’ insieme?

La balsana idea che circola nella testa dei soliti scienziati è davvero insopportabile. Perché la domanda che ci siamo posti – al solo sentir ventilare l’ipotesi – è allora perché ci avete fatto fare il vaccino. È efficace o no?

Green pass e obbligo vaccinali senza la Costituzione…

Non ci si rende conto che la discussione sul green pass distrugge ogni parola pronunciata sulla vaccinazione di massa. Perché poi ad essa segue la pretesa del vaccino obbligatorio.

È vero che la Costituzione prevede una legge per l’obbligo di cura, perché “nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario”. L’incongruenza è che il vaccino si inocula a chi è sano, non a chi è malato.

Insomma, tanta confusione sotto il cielo e lo denunciamo noi che proprio non siamo iscritti al partito dei no-vax. Ma insomma non bisogna esagerare. Persuadere più che imporre. E pretendere ora, col green pass, una specie di lockdown per i non vaccinati diventa un fuor d’opera che limiterebbe la libertà delle persone.

L’analisi di Fabrizio Giulimondi

Fabrizio Giulimondi ha messo in fila fior di giurisprudenza in tema di obbligo di vaccinazione, per spiegare quanto di anticostituzionale ci possa essere, dal green pass alla pretesa costrizione dei cittadini.

Uscire dal Covid si può, sia col vaccino che con le cure che via via si vanno scoprendo. Ma senza forzare la mano ad un popolo già abbastanza esasperato da restrizioni durate sin troppo a lungo, da quasi due anni a questa parte.

È giusto raccomandare, è sbagliato imporre. Perché viviamo in una democrazia dove non si comanda, ma si governa. E nessuno si può arrogare il diritto di pretendere quello che pretendere non si può.

Ci si plachi dunque e comunque non si pensi a ripassare tonalità di colore sulle nostre regioni. L’Italia ha già dato.