Grillini contro: è solo la poltrona il mantra che li unisce

grillini contro

Regolamento di conti nella tra grillini duri e puri e quelli accusati di aver ceduto ai compromessi del sistema partitocratico. La vicenda del ministro dello Sport Spadafora è solo un incidente, e nemmeno il più grave. Finirà in una bolla di sapone, anzi, sembra già finita. C’è invece la questione del rinnovo delle commissioni parlamentari decisa dai gruppi parlamentari grillini, che ha fatto venire il mal di pancia ai movimentisti di base. C’è poi lo spettro del Mes e infine quello che davvero potrebbe far finire una volta per tutte i grillini: l’invasione dei clandestini.

Grillini contro grillini: avete tradito

L’accusa della base è sempre quella: avete tradito lo spirito del movimento. Verissimo. E’ per questo che decine e decine di parlamentari, consiglieri regionali, comunali e municipali se ne sono andati dal M5S. E altri ancora se ne andranno. Ma non si sono dimessi dalle rispettive poltrone. I puri hanno scelto la poltrona agli ideali. Per questo precipitano nei consensi. La parola-chiave è “implosione”. Tutto è imploso quando Conte e il Pd sono riusciti a fregare i grillini facendogli firmare un documento che prevede l’uso del Mes senza mai citarlo.

Nel mirino anche l’opaca leadership di Crimi

Insomma, lamentano in molti, i grillini hanno perso alcune presidenze di commissione e il Mes non dovrà più essere votato dal parlamento. Bel capolavoro dei vertici… E questo porta a un’altra questione incandescente. Ossia la leadership di Vito Crimi, che sembra più un oscuro burocrate piuttosto che un trascinatore di sedicenti rivoluzionari. Gestione fallimentare dei capi? Verissimo anche questo: il gotha del partito, i poteri forti che fanno capo a Rousseau sono passati sopra non solo alla base, che non conta più nulla da anni, ma anche ai parlamentari pentastellati e a volte anche agli stessi vertici, se tali si possono chiamare.

Li vedremo a elemosinare posti nelle liste del Pd

Chi sembra aver capito qualcosa è Raduzzi, che ammonisce: “Dove stiamo andando? Stiamo andando a fare i donatori di organi dei partiti?”. E l’alternativa a fare i donatori di organi è quella di elemosinare un qualche seggio nelle liste del Pd, se si vuole continuare a fare parte della casta alla quale appartengono i grillini orgogliosamente. Hanno tradito gli ideali, le leggi fondative del movimento (come quella sui due mandati), la fiducia di milioni di italiani, ma la poltrona no: quella non gliela devono toccare.